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Claudio Lippi contro Cristina Parodi e Flavio Insinna

Claudio Lippi

Claudio Lippi si toglie qualche sassolino dalla scarpa ora che è finita Domenica In. E chiede anche la chiusura de L'Eredità.

Claudio Lippi non è uno che ha peli sulla lingua. E’ un conduttore abituato a dire quello che pensa, anche se sempre in tono ironico e mai volgare. Stavolta però non usa giri di parole per criticare la conduzione di Cristina Parodi a Domenica In. E anche la scelta di affidare a Flavio Insinna la conduzione de L’Eredità.

Claudio Lippi contro Cristina Parodi

Claudio Lippi è un conduttore tanto ironico quanto cortese. Forse anche questa sua buona educazione l’ha un po’ penalizzato, in un mondo dello spettacolo popolato da squali. Pronti a tutto pur di catturare lo spettatore dall’altra parte dello schermo. Questa volta però il 72enne presentatore tv si toglie qualche sassolino dalla scarpa, dopo la delusione del flop di Domenica In.

“A un prodotto urlato come Domenica live, pur condotto con grande maestria e professionalità, si contrapponeva una linea signorile ma senza contenuti” denuncia Lippi in una intervista sfogo rilasciata al settimanale Spy. Il conduttore non nasconde il fatto che l’esperienza di Domenica In lo ha “avvilito”. Eppure le premesse per una stagione sulla cresta dell’onda c’erano tutte. “Mi hanno fortemente voluto nel cast sin dall’inizio” rivela.

Poi però qualcosa è andato storto. Fin dalla prima puntata “c’è stato un uso improprio della mia persona e non si è più potuto recuperare” sottolinea il conduttore. Lippi ammette quindi che “il progetto con le signore Parodi, ahinoi, è fallito sul nascere”. “Tutto si è concentrato su Cristina Parodi, senza però capire a cosa si andasse incontro” prosegue. Nel corso del programma anche Benedetta Parodi ha lasciato intendere più volte di non gradire la conduzione della sorella. La più piccola delle Parodi era sul punto di mollare tutto già a febbraio, e alla fine è rimasta in video pare solamente per motivi contrattuali.

Cristina Parodi “asettica”

“La conduzione di Cristina Parodi non è criticabile, ma è stata asettica ed è mancato il coinvolgimento” affonda oggi Claudio Lippi. Il presentatore lamenta il fatto che la Rai non ha sfruttato appieno le sue potenzialità. “Ho fatto quel che mi è stato chiesto, cioè niente, e ho portato avanti faticosamente la mia inutile presenza” puntualizza. “Spesso mi sono chiesto ‘Che ci faccio qui?'” aggiunge.

Il conduttore assicura di aver fatto tutto il possibile per tirare fuori il programma da questo impasse, ma a quanto pare non c’era possibilità di dialogo, di miglioramento. Racconta: “Ho mandato un messaggio alla Parodi sul finale di trasmissione”. “Le ho detto che non è stato piacevole ignorare la mia presenza” perché, evidenzia Lippi “tutti meritano rispetto, e io non l’ho riscontrato. Non è una polemica, ma una constatazione”.

Lippi: L’Eredità va chiusa

Claudio Lippi coglie l’occasione anche per criticare la scelta della Rai di non chiudere L’Eredità dopo la morte di Fabrizio Frizzi. Indiscrezioni vorrebbero infatti che la conduzione il prossimo anno passerà a Flavio Insinna. “Nulla contro Insinna, ma mi sembra un’operazione poco rispettosa di alcune componenti. – spiega – Dopo la scomparsa di Frizzi, il programma dovrebbe essere ritirato come il numero 10 di Rivera”.

Il presentatore infatti osserva: “C’è ancora un universo televisivo che rimpiange una televisione fatta di ironia, educazione e buon gusto. Valori riconosciuti a Fabrizio Frizzi solo dopo la sua morte”. Infine ammette: “Ho fatto fatica, al suo funerale, a non gridare contro certe persone che lo avevano massacrato o ignorato, ma che erano lì. L’ipocrisia di questo mondo si manifesta nelle occasioni più drammatiche”.