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Come scegliere una sedia da ufficio con le ruote adeguate per proteggere il pavimento e aumentare la mobilità

Lavoro

Oggi l’attenzione posta ai criteri ergonomici di progettazione delle postazioni lavoro è imprescindibile, in cui la sedia da ufficio detiene il primato come oggetto di maggior interesse.

La storia evolutiva della sedia da ufficio parte da lontano e ovviamente va di pari passo con l’evoluzione del lavoro umano. Se resta ancora incerta la data di nascita dei primi veri uffici, intesi come stanze in cui svolgere mansioni legate all’uso dell’intelletto (alcuni storici ipotizzano che i primi uffici risalgano al tempo dei romani), è indubbio che nel corso della storia l’uomo si sia progressivamente emancipato dal lavoro manuale, oggi svolto in gran parte dalle macchine o con il loro ausilio, per svolgere sempre più lavori in cui la componente fisica è completamente sostituita da quella mentale. Ma se la dicotomia cartesiana è applicabile all’evoluzione storica del lavoro umano, ciò non toglie che il corpo resti, e spesso ce lo ricordi in modo sgradevole.

Per questo dalla seconda metà del diciannovesimo secolo si è cominciato a dare sempre maggiore interesse alla modalità di costruzione delle sedie di chi per lavoro, doveva starvici seduto per lungo tempo (se vuoi farti un’idea dell’universo delle sedie da ufficio oggi, o sai già pensando di acquistarne una, fai un salto su Ofichairs). Esiste un aneddoto che vuole che la prima sedia con ruote sia stata progettata e costruita niente meno che dal celebre naturista Charles Darwin intorno al 1850. Al di là della veridicità di questa storia, sicuramente in quel periodo l’interesse attorno alla comodità delle sedie per ufficio subì un notevole incremento.

Incremento che ha portato, nel 1949, alla nascita del termine “ergonomia” (dal greco érgon, lavoro e ńomos, regola) per descrivere le linee guida da seguire nella progettazione e costruzione di ambienti o prodotti che rispondessero nel miglior modo possibile alle necessità dell’utente. Ovviamente un impulso fondamentale per lo sviluppo di questa vera e propria nuova disciplina scientifica, venne dal mondo del lavoro.

Oggi l’attenzione posta ai criteri ergonomici di progettazione delle postazioni lavoro è imprescindibile: non solo per tutelare la salute dei lavoratori, ma anche per incrementarne la produttività, per esempio ottimizzando la mobilità all’interno dell’ambiente di lavoro. Ovviamente le applicazioni pratiche dell’ergonomia non riguardano solo sistemi-lavoro legati a mansioni concettuali; l’ergonomia ha avuto un ruolo fondamentale anche nella progettazione di utensili legati a lavori manuali (basti pensare, per esempio, al manico di un martello o ai moderni leveraggi dei mezzi per la movimentazione delle merci).

Insomma l’ergonomia riguarda il mondo del lavoro nel suo complesso, senza eccezioni, ma sicuramente oggi una delle sue declinazioni più importanti è quella riguardante le postazioni ufficio, in cui la sedia detiene il primato come oggetto di maggior interesse. Per tenere lontani i problemi come mal di schiena, cattiva circolazione e torcicollo, legati allo stare molto a lungo seduti, è fondamentale affidarsi a prodotti ergonomici di grande qualità, ma anche saperli scegliere tenendo conto di alcune variabili, come il proprio peso, oppure legate all’ambiente di lavoro. Anche se potrebbe sembrare un particolare di poco conto nella nostra scelta, è consigliabile dedicare grande attenzione anche alla tipologia di ruote. Esistono infatti diversi tipi di ruote pensati per adattarsi nel miglior mondo possibile alle differenti superfici. Per una superficie dura sono indicate, per esempio, ruote morbide, capaci di offrire una miglior aderenza, ma anche di salvaguardare il pavimento (specie se si tratta di parquet).