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Coniugi fatti a pezzi e messi in valigia, l’accusa: “Elona voleva nascondere ai suoceri la gravidanza”

Due delle 4 valige con i resti fatti a pezzi delle vittime

Coniugi fatti a pezzi e nascosti in valigia, la tesi del Sostituto Procuratore Ornella Galeotti: “Elona voleva nascondere ai suoceri la gravidanza”

Nuovi ed agghiaccianti particolari sono emersi sul caso dei coniugi di Firenze fatti a pezzi e messi in valigia per la Procura dalla nuora, l’accusa non ha dubbi e spiega il movente di quell’orrendo duplice delitto: “Elona voleva nascondere ai suoceri la gravidanza”. Sono particolari emersi dalla discussione davanti al tribunale del Riesame dell’istanza di scarcerazione presentata dai legali della 36enne Elona Kalesha. La donna era stata arrestata perché avrebbe ammazzato e depezzato i suoceri per poi metterne i resti in quattro valige  abbandonate nei campi intorno al carcere di Sollicciano. E il movente? 

Elona Kalesha voleva nascondere la gravidanza ai suoceri, la tesi della Procura

Il Sostituto Procuratore Ornella Galeotti non ha dubbi: Elona avrebbe ucciso Shpetim e Teuta Pasho per evitare che scoprissero che era incinta di un altro uomo e che lo rivelassero al loro figlio, compagno dell’indagata, che all’epoca era in carcere. E il requirente ha ricostruito anche lo storico di quella terribile vicenda: secondo la linea dell’accusa Elona avrebbe abortito in ospedale a Firenze nell’ottobre del 2015, cioè pochi giorni prima della scomparsa dei Pasho che era avvenuta il 1 novembre. In più, la donna avrebbe messo in atto propositi ed intervento un giorno prima che per Taulant Pasho, il suo compagno, si schiudessero le porta del carcere. 

Nascondere la gravidanza ai suoceri: il piano di Elona e il duello al Riesame

Per la procura si è trattato di un disegno diabolico e ordinato per step precisi e premeditati, per le difese sono solo congetture che non trovano rispondenza nelle prove empiriche.  Il “duello” si è consumato davanti al Tribunale del Riesame dove si è discussa l’istanza di scarcerazione presentata dai legali di Elona. In quella sede, che ha competenza solo sulla libertà in attesa del processo, la procura ha depositato nuovi atti che indicherebbero come Elona abbia mentito. Agli atti anche l’interrogatorio di Taulant Pasho, quello nel quale l’uomo avrebbe confessato di essere all’oscuro della gravidanza di Elona ed avrebbe spiegato di non poter essere lui il padre del nascituro mai nato. In fascicolo inoltre sono andate accluse le dichiarazioni di alcuni familiari della suocera uccisa Teuta Pasho. 

Elona e la necessità di nascondere la gravidanza ai suoceri: ma sulle valige non c’è il suo Dna

In quei verbali ci sono riferimento alla volontà della suocera dell’indagata di voler rivelare al figlio “una cosa imporrante” su Elona. Con tutti questi nuovi elementi da vagliare il tribunale si è aggiornato al 20 settembre, dato che i legali di Elona hanno chiesto il termine a difesa per esaminare i nuovi atti a carico. I legali hanno reiterato la richiesta di scarcerazione fondandola su due motivi in punto di diritto: primo, sulle valige con i resti delle vittime non v è traccia del Dna della loro assistita; secondo, Elona non può né reiterare il reato perché l’oggetto presunto del suo interesse non c’è più né inquinare le prove che sono ormai tutte agli atti.