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Conte: pace fiscale si farà. In manovra riforme per gradi

Giuseppe Conte

Giuseppe Conte assicura che nella manovra saranno inserite tutte le riforme principali perno del contratto di governo. Tra queste la pace fiscale.

Giuseppe Conte promette che reddito di cittadinanza, flat tax e riforma della Fornero saranno presenti nella manovra ma “ci sarà un meccanismo di gradualità”. Il premier annuncia inoltre che la “pace fiscale” ci sarà “perché il fisco è iniquo” anche se, assicura, non avrà la forma di un vero e proprio condono.

Conte: vareremo tutto con gradualità

“Reddito di cittadinanza, flat tax e riforma della Fornero: sono tutti punti qualificanti. Non ho mai avuto retropensieri. Mai pensato di fare una riforma e non un’altra” assicura Giuseppe Conte. In una intervista a La Verità, il premier conferma quindi che tutti e tre questi provvedimenti saranno presenti nella manovra ma “ci sarà un meccanismo di gradualità” anticipa. Un modo, questo, per rispettare i vincoli di bilancio e non essere richiamati dall’Unione europea, accontentando così il ministro dell’Economia Giovanni Tria.

Per avviare il reddito di cittadinanza, per esempio, prima di tutto bisognerà riformare i centri per l’impiego. L’obiettivo è seguire il modello tedesco tanto che il tema è stato già affrontato con Angela Merkel durante la passata visita a Berlino. “Siamo in contatto con alcuni esperti della Germania” rivela. Conte promette comunque che “l’impatto di questa riforma sarà subito significativo”. Anche l’introduzione della flat tax “ci sarà” ma “non potrà andare da subito a pieno regime”. L’idea è partire con la riforma del regime dei minimi, per portare la tassazione del 15% fino alla soglia di 100mila euro. Il premier non si sbilancia precisando che per la manovra si sta facendo “un gioco all’incastro”. “Ma fino a quando non avremo definito tutto non escluderei nessuna ipotesi” assicura.

Al vaglio della governo anche la “pace fiscale”, tanto cara alla Lega. “E’ imprescindibile – chiarisce – perché il fisco è iniquo”. Al contempo, annuncia il Presidente del Consiglio, “daremo forti segnali contro l’evasione e l’elusione, come previsto dal contratto di governo”. “L’inasprimento delle pene è un tassello fondamentale della nostra riforma fiscale” evidenzia infatti. Conte afferma però che quello che verrà proposto non sarà un condono. “Noi proponiamo un meccanismo totalmente diverso dove l’azzeramento delle pendenze è funzionale per partire con un nuovo rapporto con il fisco” spiega.