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Bonus 2024, cosa cambia: nuove agevolazioni e contributi bloccati

Bonus 2024 cosa cambia

Cosa cambia con i bonus nel 2024? Il Governo annuncia nuove agevolazioni e contributi bloccati. Tutti i dettagli sulla situazione.

Il Governo è determinato a rivoluzionare il panorama dei bonus per il 2024: cosa cambia con l’introduzione di nuove agevolazioni e lo stop imposto ad alcuni contributi? Tra gli agnelli sacrificali scelti dall’esecutivo ci sono il bonus trasporti, che non verrà prorogato, e il bonus occhiali. Riconfermata, invece, la carta “Dedicata a te” mentre raddoppia il bonus psicologo.

Bonus 2024, cosa cambia: nuove agevolazioni e contributi bloccati

È in arrivo la stretta del Governo sui bonus. Con il 2024 ormai alle porte, l’esecutivo guidato dalla maggioranza di centrodestra si prepara il giro di vite sui sussidi sinora erogati per alleggerire la pressione fiscale sulle tasche degli italiani più in difficoltà. Se si guarda la situazione in prospettiva, appare subito evidente che sono pochi i punti fermi che il nuovo anno erediterà dal 2023.

Salvo ripensamenti dell’ultimo minuto, ad esempio, i cittadini devono prepararsi a dire addio al bonus trasporti. L’ultimo mese in cui era possibile richiedere il sussidio do 60 euro per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale o interregionale pare sia stato dicembre. Non sono, infatti, previsti rinnovi della misura.

È giunto ormai agli sgoccioli anche il bonus occhiali, attivato tra il 2021 e il 2023. A quanto si apprende, fino alla fine dell’anno in corso, sarà ancora possibile richiedere un voucher di 50 euro per acquistare occhiali e lenti a contatto. Le risorse per la misura, tuttavia, sono ormai quasi esaurite.

Dicembre 2023 è anche l’ultima occasione valida per richiedere il bonus acqua potabile, il sussidio per l’acquisto di impianti per migliorare la qualità dell’acqua da installare in famiglia oppure in azienda.

Il nodo della carta “Dedicata a te”

Vengono, poi, bloccati i fondi destinati ai possessori della carta “Dedicata a te” anche se la misura non è stata abolita. Al momento, le famiglie beneficiarie che hanno aderito all’iniziativa stanno aspettando di ricevere la ricarica da sfruttare per comprare carburante o abbonamenti ai mezzi pubblici.

Le risorse, tuttavia, sono al momento congelate. Lo stop alla distribuzione del denaro è causato dalla mancata esistenza del decreto attuativo da adottare entro il 30 ottobre.

Bonus 2024, cosa cambia: le nuove misure e quelle rinnovare

Controcorrente va il bonus psicologo. Le risorse che il Governo ha intenzione de destinare alle sedute di terapia, infatti, non solo sono in aumento ma sono state addirittura raddoppiate. Si tratta di una delle principali novità emerse durante i lavori di conversione del decreto Anticipi. Altri particolari emersi in questa sede riguardano la norma per chiarire l’applicazione dell’esenzione Iva per la chirurgia estetica e l’introduzione del codice identificativo nazionale per gli affitti brevi e turistici, che si integra con l’aumento della cedolare secca previsto nella prossima Legge di Bilancio.

Tra i bonus in arrivo con il 2024, inoltre, ci sarà il bonus mamme mentre sono state confermate alcune misure come il bonus bollette e la già citata carta “Dedicata a te”.

Non si esclude, però, che possano presentarsi nuovi scenari nelle ultime settimane dell’anno, in fase di approvazione della Legge di Bilancio. Il testo è atteso in Senato per essere esaminato tra il 12 e il 15 dicembre, non appena sarà terminata l’analisi degli emendamenti. Contemporaneamente, saranno discussi gli emendamenti del decreto Anticipi che dovrà essere convertito in legge entro il prossimo 17 dicembre.

La riforma fiscale

In questo complesso scenario, si inserisce anche la riforma fiscale. Il decreto che rimodula l’Irpef per il 2024 è stato già approvato. Al documento, tuttavia, seguiranno altri sette testi già stilati dall’esecutivo capeggiato da Giorgia Meloni. i testi, in qualità di decreti legislativi di attuazione, saranno prima approvati dal Parlamento e poi verranno riconsegnati all’esecutivo che deciderà in che modo procedere.

Qualora il Governo decidesse di non conformarsi alle indicazioni fornite, dovrà trasmettere i testi con ulteriori osservazioni ed eventuali modifiche alle Camere. A questo punto, dopo essere tornate in possesso dei documenti, le Camere avranno dieci giorni per esprimersi.