Portano orrore e molti si chiedono cosa sono i droni iraniani che la Russia sta lanciando all’attacco di Kiev. Li chiamano “kamikaze” perché non lanciano proiettili ma lo diventano essi stessi sul bersaglio. In questi giorni l’Ucraina ha chiesto più volte ai suoi alleati la fornitura di più sistemi di difesa aerea. Lo ha fatto dopo che la Russia ha intensificato l’uso di questi droni sul paese. Ci sono stati obiettivi colpiti e vittime civili anche su Vinnytsia, Odessa, Zaporizhzhia e altre città del Paese.
Cosa sono i droni iraniani usati su Kiev
Nella giornata del 18 ottobre ci sono stati almeno nove attacchi con droni kamikaze sono su Kiev. Ad essere colpiti sono stati edifici residenziali in distretti centrali della capitale. I droni iraniani sono gli Shahed-136, i cosiddetti droni suicidi.
Armi vaganti che aspettano il momento buono
Si tratta di sono un tipo di sistema d’arma aerea, acquisito da Mosca dalla Repubblica islamica d’Iran la scorsa estate, classificati come “munizioni vaganti” Perché? Perché “sono in grado di aspettare un po’ di tempo in volo su un’area identificata come potenziale bersaglio e colpire solo una volta avvistata una risorsa nemica”, come spiega il Giorno. Sono piccoli, portatili e possono essere lanciati facilmente, in più, sono irrilevabili. E portano morte certa ed indiscriminata.