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Covid, Massimo Galli: "inutili i vaccini per i guariti"

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L'infettivologo del Sacco di Milano Massimo Galli ritiene inutili i vaccini per i guariti di covid. D'accordo sul Green Pass: "Strumento utile e di libertà".

L’infettivologo del Sacco di Milano Massimo Galli ha parlato della campagna vaccinale in atto in Italia nei mesi estivi, ritenendo non necessari i vaccini per i guariti dal covid. Il professore perplesso sulla terza dose: “Non c’è prova scientifica del suo obbligo”.

Galli: “Vaccini ai guariti dal covid? Non necessari”

I vaccini ai guariti non sono necessari“: pensieri e parole del professore del Sacco di Milano Massimo Galli, che anche in vacanza parla della situazione relativa alla campagna di immunizzazione in Italia.

Incalzato dal Fatto Quotidiano, l’infettivologo milanese torna sui no vax, dando una visione diversa di chi ancora non ha fatto la prima dose: “Bisogna verificare quanti dei non vaccinati siano persone che hanno avuto infezione e che sono verosimilmente immunizzate. Io vaccinerei tutti quelli che sono vaccinabili con l’unica eccezione di una valutazione attenta su chi è già guarito e verosimilmente non ha bisogno di una immediata vaccinazione“.

Galli: “Vaccini e terza dose non necessari ai guariti”

Ancora non è stato concluso il secondo giro di richiamo del vaccino, e c’è già chi parla di una terza dose prima dell’inverno. Amche in questo caso Massimo Galli non ha peli sulla lingua: “Mi sento di affermare con tutta tranquillità che chi dice questo, chi invoca la terza dose e parla di minore protezione immunitaria dopo nove mesi, probabilmente non ha presente che con questa affermazione sta dicendo anche che scadono di conseguenza i vaccini e la protezione di tutti coloro che si sono vaccinati per primi, a gennaio“.

 “Io non discuto-continua il professore-, dico che su questa terza dose non abbiamo uno straccio di dato decente. Per cui se c’è una decisione che deve essere presa come provvedimento burocratico, va bene, ma non si dica che c’è l’appoggio scientifico”.

Galli, no ai vaccini per i guariti, sì al Green Pass

Per quanto riguarda il Green pass, invece, il professore è d’accordo sull’imposizione di questo strumento: E’ uno strumento fondamentale, un incentivo a vaccinarsi molto forte, quindi un elemento di riduzione di rischio per mettere le persone nelle condizioni di poter garantire la sicurezza a se stesse e agli altri“.

In conclusione, un commento sul raggiungimento dell’80% della copertura nazionale: “Abbiamo molti vaccinati, il che vuol dire che, salvo cataclismi o cambiamenti delle caratteristiche del virus improbabili, non avremo gli ospedali pieni, le rianimazione piene. Detto questo bisogna vaccinare vaccinare vaccinare: abbiamo ancora molte infezioni e l’unico modo per impedire la circolazione del virus è la vaccinazione”.