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Covid, si va verso il Super Green Pass per lavorare

Super Green Pass per lavorare

Super Green Pass per lavorare, la decisione potrebbe arrivare già nel primo Consiglio dei Ministri previsto per il 5 gennaio

La decisione sull’obbligo di Super Green Pass per lavorare potrebbe arrivare già il 5 gennaio. Non mancano i nodi da sciogliere ma si allarga il fronte di chi chiede di andare addirittura oltre, con l’introduzione dell’obbligo vaccinale

Super Green Pass per lavorare, la decisione sempre più vicina

La decisione di rendere obbligatorio il Green Pass rafforzato – ormai per tutti diventato il “Super Green Pass” – sembra essere imminente. E potrebbe arrivare già in occasione del primo Consiglio dei Ministri del nuovo anno, previsto per il 5 gennaio. Da quanto trapela, chi è ancora No Vax, avrà a disposizione due settimane per sottoporsi alla prima dose e mettersi in regola.

Super Green Pass per lavorare, i nodi da sciogliere

Quella del Super Green Pass per lavorare del resto è una misura richiesta a gran voce non solo da molti rappresentanti delle Regioni ma anche da una nutrita parte della maggioranza di governo. Tanto che c’è chi si aspettava questa decisione già nel corso dell’ultimo Consiglio dei Ministri del 2021.  Una scelta indubbiamente difficile e non solo dal punto di vista prettamente politico, ma anche da quello organizzativo. Sono tanti i nodi da sciogliere ma l’impennata dei contagi dovuta alla nuova variante rende sempre più urgente la decisione che a questo punto sembra trovare come unico ostacolo le resistenze della Lega.

“È il momento del Super Green pass sul lavoro” — ha affermato pochi giorni fa il ministro della Pubblica amministrazione Brunetta — “Ed è una scelta in coerenza con quanto decidemmo a ottobre con il Green pass, una storia di successo che ha permesso di contemperare aperture e sicurezza, garantendoci un vantaggio sul resto d’Europa”.

Super Green Pass per lavorare: il coinvolgimento delle parti sociali

Ovviamente non si può prescindere dal coinvolgimento delle parti sociali, imprese e sindacati. In un’intervista al Corriere della Sera, Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, dice: “Aspettiamo le decisioni che assumerà il governo il prossimo 5 gennaio. Sarebbe anche opportuno un confronto con le parti sociali. L’andamento dei contagi in tutte le regioni mette a rischio non solo la tenuta del nostro sistema sanitario ma la stessa ripartenza economica” .

Non si escludono però scenari ancora più restrittivi. Trapela in queste ultime ore infatti l’indiscrezione -riportata da alcuni organi di stampa nazionali – che l’aumento esponenziale dei contagi potrebbe portare addirittura alla decisione dell’obbligo vaccinale per tutti gli over 18 (quindi anche disoccupati e pensionati).