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Covid, Speranza: "Il tutti contro tutti non sarebbe stata una soluzione"

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Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha affrontato alcuni temi cruciali come i vaccini, la scuola e le riaperture.

Scuole, riaperture e campagna vaccinale, questi i punti al centro dell’intervento del Ministro della Salute Roberto Speranza che ospite alla trasmissione “Che tempo che fa” di Fabio Fazio ha illustrato un quadro esauriente di cosa ci potrebbe aspettare già nei prossimi giorni a cominciare dalle scuole dove ben 8 studenti rientreranno in classe. Il Ministro ha poi illustrato un primo importante traguardo ovvero quello le 13 milioni di dosi somministrate “la curva dell’epidemia ha dato primi segnali. Il governo ha fatto una scelta che io difendo con forza e che rivendichiamo nella nostra collegialità”, ha dichiarato il Ministro della Salute Roberto Speranza.

 Sulla gestione delle riaperture il Ministro della Speranza non ha avuto invece dubbi: “Sono stato accusato di essere ultrarigorista e di chiudere tutto […] Abbiamo bisogno di attenzione e gradualità, senza bruciare le tappe e senza vanificare i sacrifici”. 

Covid, Speranza parla di scuole, riaperture e vaccini 

“Negli ultimi 3 giorni abbiamo somministrato 300.000 dosi al giorno, è solo l’inizio di una fase di accelerazione. Non c’è dubbio, avremmo voluto tempi più rapidi”, queste le parole del Ministro della Salute Speranza che durante il suo intervento a “Che tempo che fa” ha mostrato un quadro che lascia ben sperare. 

Il  Ministro ha affrontato il tema dei contratti dei vaccini dichiarando che “Abbiamo deciso di acquistare insieme, forse i contratti potevano essere costruiti con maggior accortezza e la Commissione poteva essere più veoce. Ma non penso che il ‘tutti contro tutti’ sarebbe stata la soluzione: fare meglio non significa fare da soli”. 

Non poteva naturalmente mancare la sua riflessione sul vaccino di AstraZeneca: “AstraZeneca è un vaccino efficace e sicuro. Il premier Draghi e il commissario Figliuolo si sono vaccinati con AstraZeneca Sono convinto che questo vaccino sia ancora un’arma importante a disposizione”. 

Infine uno spazio importante è stato dedicato alla scuola non nascondendo il rischio di questa decisione “ma abbiamo deciso di investire il nostro tesoretto sull’architrave del nostro paese”, ha proseguito.