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Coyote viene ferito ma il branco lo difende

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Storia del salvataggio di un coyote da parte di una associazione americana che si batte per la difesa degli animali. La scena che si presenta è straziante

La natura spesso regala emozioni clamorose. Gli animali soprattutto offrono “emozioni uniche”. Tra questi ci sono i coyote che spesso cadono in trappole che diventano poi mortali per loro. Vi raccontiamo di seguito la storia, commovente, di uno di questi animali caduto in trappola.

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Le immagini sono state riprese dalla associazione americana Predator Defense (“Difesa dei Predatori”) che si occupa degli animali selvatici nello stato dell’Oregon. Una organizzazione che è impegnata in soccorso degli animali. E i coyote molto spesso hanno problemi importanti.

Il capo dell’associazione è Brook Fahy, da parecchi anni lavora sul campo a contatto con prede e predatori. Quello però cui ha assistito assieme alla sua squadra in un gelido inverno ha dell’incredibile, lasciando un po’ tutti senza parole. Ma anche in questo caso spesso le risposte arrivano dalla natura e dalla sua evoluzione.

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Il fatto si è verificato all’interno della foresta. Brooks aveva ricevuto una chiamata anonima e si era diretto sul luogo del misfatto. Arrivato sul posto aveva trovato un giovane coyote con la zampa imbrigliata in una trappola. L’animale non poteva muoversi. Da quello che si poteva capire, pareva che l’animale, molto giovane, fosse imprigionato da parecchio tempo, almeno un paio di settimane. La situazione era realmente seria.

Clamoroso il fatto che il coyote fosse ancora vivo perché in quelle condizioni spesso questo genere di animale muore dopo qualche giorno attaccato da altri animali. Il capo dell’associazione si avvicinò alla povera bestia notando che stava con il capo chino quasi sapesse quale poteva essere il suo triste destino.

Attorno all’animale erano presenti alcune pozzanghere d’acqua. Cosa positiva quella, visto che erano servite al coyote per bere. Accanto a lui anche un ramo che probabilmente gli serviva per alleviare un po’ il dolore mordendolo. Inoltre, tutto intorno al coyote, c’erano dei pezzi di carne mangiati che probabilmente gli erano stati portati dalla sua compagna. E quello sicuramente era un altro segnale positivo per la sua permanenza sulla terra.

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Coyote che doveva ringraziare la compagna per averlo anche difeso dagli attacchi di altri predatori. “Una scena straziante” l’ha così definita Brooks alla fine dell’avventura. Gli uomini dell’associazione con molta pazienza e calma riuscirono a liberarlo valutando anche l’entità della ferita. Il coyote pareva avere due anni e soprattutto era in piena salute.Il problema però era la zampa: maciullata dalla trappola, situazione dunque non bella. Le ossa sporgevano dalla carne. Portato nel ricovero per animali, gli uomini si sono resi conto che non c’era molto da fare. La zampa era praticamente persa visto che era completamente recisa. Grande il dolore per il coyote. La situazione era senza speranza. L’unica cosa possibile era “addormentarlo”. Le lacrime agli occhi dei soccorritori sgorgavano a frotte. Impossibile trattenere la commozione. Quell’animale si era battuto come un leone, aveva superato alcuni ostacoli grazie anche alla sua adorabile compagna di vita ma aveva dovuto abbassare la testa di fronte alla scelleratezza dell’uomo che aveva sistemato una trappola che era diventata, alla fine, mortale per lui.