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Dona il midollo osseo al padre: "Gli ridono la vita"

Giulia dona midollo osseo al padre

Giulia dona il midollo osseo al padre malato perchè "non esiste gioia più grande". Poi fa un appello: "Iscrivetevi all'Admo".

Giulia, 21 anni, originaria di Lecco, studentessa di Scienze infermieristiche all’Università Bicocca di Milano è un’eroina di tutti i giorni. In un gesto d’amore che non ha prezzo ha scelto di donare il proprio midollo osseo al padre malato, ridandogli la Vita: “Non esiste gioia più grande”.

“Mi ha dato la vita, io gliela ridò”

A raccontare la sua storia e il suo gesto d’amore è Giulia stessa con un post su Facebook. Sul social network si legge: “30 e 31 Ottobre 2018. Due giorni che non scorderò mai. I giorni in cui ho donato il midollo a mio papà”. Continua la ragazza: “Non si può descrivere quanto io abbia provato nel vedere la sacca che si riempiva di tante celluline, pronte ad entrare nel corpo di mio papà, armate come soldatini per andare a combattere contro la sua malattia. Una poltiglia rossastra, composta da 560 milioni di cellule staminali, che significa Vita, Speranza, Guarigione. È strano rendersi conto che la vita di una persona dipende dalla tua; si crea un rapporto viscerale, fortissimo, esclusivo”. Ed è proprio alla vita a cui Giulia ha pensato prima di sdraiarsi sul letto d’ospedale e sperare. Il padre le ha dotato la Vita 21 anni fa e ora lei gliela vuole ridare perchè “non esiste gioia e soddisfazione più grande”. Siamo padroni della nostra vita ma, come ha capito Giulia quel 30 e 31 ottobre, la vita di una persona dipende anche dalla tua. Proprio per questo ha deciso di fare ciò che riteneva più giusto.

L’appello di Giulia

Giulia, appena scoperto che poteva essere lei ad aiutare il padre Giuseppe, non ci pensato troppo. Ha fatto gli esami del caso e si è sottoposta a un’operazione per la donazione. Lei che, grazie ai suoi studi universitari, conosce malattia, sofferenza e dolore. Ma sa bene che la medicina da sola non basta. Serve tanta generosità umana per ridare speranza, una vocazione che mette al servizio degli altri in qualità di volontaria della Croce Rossa di Premana. Così, consapevole della gioia che questo gesto porta con sè, la giovane fa anche un appello: “Ragazzi tra i 18 e 35 anni, in buona salute, iscrivetevi all’Admo! Donare il midollo non fa male, non è pericoloso e non fa paura, anzi, vi procura solo un sacco di soddisfazione e felicità”. E’ difficile trovare un donatore compatibile e Milano lo sa bene. In centinaia si sono presentati per dare speranza al piccolo Alessandro, di soli un anno e mezzo, affetto da una rara malattia e che rischia di morire. Ore di coda, pazienza, per farsi prelevare un campione di saliva o di sangue e donare Vita, Speranza e Guarigione.