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Rinuncia alla chemio per il figlio, muore dopo il parto

silvia pozzan

Silvia aveva deciso di rinunciare alla chemio per salvare il suo bambino. E' morta a 36 anni, due settimane dopo il parto.

La storia di Silvia è una storia di amore e di coraggio. Alla donna era stato diagnosticato un tumore al fegato ma lei aveva deciso di rinunciare alla chemioterapia per salvare il bambino che portava in grembo. A 36 anni, Silvia è morta due settimane dopo aver dato alla luce il suo piccolo.

Morto dopo il parto

Silvia Pozzan, 36 anni, era gravemente malata di tumore. La donna è morta martedì 13 novembre, solo due settimane dopo aver dato alla luce il suo bambino. Proprio per la gravidanza e per non danneggiare il feto, Silvia aveva preso una decisione coraggiosa: rinunciare alla chemioterapia.

La sua lotta andava avanti da 3 anni. Quando era rimasta incinta però non aveva avuto dubbi su quale fosse la scelta giusta da fare. Aveva rinunciato alle cure e così il tumore aveva attaccato anche il seno. A sole due settimane dal parto la lotta di Silvia è arrivata al capolinea e una forma tumorale particolarmente aggressiva se l’è portata via.

Il caso di Chiara Petrillo

Un caso simile era già avvenuto a Roma. La 28enne Chiara Corbello Petrillo, 28 anni, nel 2012 era morta di tumore dopo aver rifiutato di sottoporsi alla chemioterapia perché era incinta. La diocesi di Roma ha aperto il processo per la causa di beatificazione della donna. Chiara era incinta del terzo figlio quando le fu diagnosticato un tumore. Le cure avrebbero avuto conseguenze mortali sul feto e per questo Chiara decise di rifiutare le cure e portare a termine la gravidanza. Gli altri due figli, Maria e Davide erano nati con gravi malformazioni e morti poco dopo il parto. Francesco, il terzo figlio è nato sano, ma Chiara non è riuscita a vederlo crescere. E’ morta un anno dopo averlo dato alla luce.