Un 43enne di Camposanpiero, comune del padovano, è morto in ospedale lunedì 10 dicembre 2018. Ospedale presso il quale era ricoverato da diversi giorni per sottoporsi ad alcuni esami specialistici al cuore. Matteo Zorzi, così si chiamava l’uomo, era giunto presso la struttura sanitaria solo per verificare alcuni episodi di tachicardia, che negli ultimi giorni lo avevano più volte colpito, portandolo a voler approfondire la questione.
Trasferito in tre strutture diverse
Dopo un primo ricovero presso l’ospedale Pietro Cosma di Camposanipero, era stato trasferito al centro trapianti Gallucci. Struttura scelta perchè dodici anni fa Zorzi aveva dovuto sottoposi ad un delicato intervento di trapianto di cuore. Ma da allora, almeno stando a quanto sostengono i familiari, non aveva più avuto nessun problema. Una circostanza che ha quindi portato la famiglia del 43enne a decidere di richiedere una autopsia sul corpo del defunto, per chiarire così le cause dell’improvviso e inatteso decesso.
Famiglia che ora vuole chiarezza
Famiglia che ora vuole avere delle risposte dalla struttura sanitaria. “ A Camposanpiero non c’è più il reparto di pneumologia, e così hanno trasferito mio fratello a Cittadella”, racconta Andrea Zorzi, il fratello della vittima. “E per Matteo era un problema: per ogni cosa dovevano chiamare Padova. Così al Cosma hanno poi deciso di trasferirlo a Padova”. “Ma”, prosegue, “Appena giunto li, è stato trasportato in rianimazione a causa di un improvviso peggioramento della situazione. Situazione che è continuata a peggiorare, finche, lunedì notte, Zorzi è deceduto.
Una gestione della intera degenza che, almeno secondo la famiglia, necessita ora di essere approfondita, per escludere che l’uomo sia morto a conseguenza di negligenze o imperizie dei medici che lo hanno avuto in cura per tutto questo periodo.