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Bologna, il sessismo della card musei del Comune: è polemica

Bologna, il sessismo della card dei musei: è polemica

Polemica per una vignetta sessista usata per sponsorizzare la card musei di Bologna. L'assessore alla cultura: "Provvedimenti per i responsabili".

L’assessore alla Cultura del Comune di Bologna, Matteo Lepore, si è visto costretto a ritirare una vignetta pubblicata su Instagram perché tacciata di sessismo dai cittadini. Si tratta di una vignetta creata per sponsorizzare la card dell’Istituzione Musei del Comune di Bologna. Tramite tale card si possono avere agevolazioni per l’ingresso ai musei della città. “Questo Comune ha sempre fatto del rispetto delle donne una bandiera del proprio agire, prenderemo provvedimenti” ha spiegato l’assessore Matte Lepore. Non appena infatti sono arrivate le prime segnalazioni, l’assessore ha provveduto a prescrivere la rimozione della vignetta in quetsione.

La pubblicità sessista della Card Musei di Bologna

Nell’immagine che ha suscitato le polemiche, una donna chiede a un uomo di chiudere gli occhi, prima di presentarsi nuda fasciata solo nelle parti intime con dei fiocchi tipici dei pacchetti regalo. Rivolgendosi all’uomo, con gli occhi chiuse, la donna afferma: “Preparati per un regalo molto speciale…“. La vignetta si conclude con un primo piano dell’uomo che, ad occhi chiusi, pensa: “Fa che sia la card Musei Bologna“.

I profilo Instagram da cui è stata diffusa la vignetta è gestito da un’agenzia di comunicazione esterna al Comune, che ha pubblicato la vignetta in autonomia. Non è passata nemmeno un’ora dalla pubblicazione al momento della rimozione su volontà dell’assessore. Matteo Lepore ha spiegato che saranno presi provvedimenti nei confronti dell’agenzia che ha creato la vignetta di contenuto sessista. “Si sono scusati, hanno detto che volevano sperimentare nuove forme di comunicazione in modo scherzoso; ma qui non c’è niente di innovativo e non si scherza sul corpo delle donne” ha spiegato con forza l’assessore Lepore.