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Blitz a Castelnuovo di Porto, chiude il Cara: migranti trasferiti

Migranti, trasferimenti al Cara di Castelnuovo di Porto

Trenta migranti sono stati trasferiti dal Cara di Castelnuovo di Porto, nel Lazio. Protesta del parroco e del Pd, Salvini: "Balle spaziali".

Sono trenta i migranti trasferiti dal Cara (Centro di Accoglienza per i Richiedenti Asilo) di Castelnuovo di Porto, in provincia di Roma. Secondo quanto riferito dall’Ansa, gli ospiti sono stati costretti ad abbandonare il centro e a spostarsi in altre strutture in altre regioni, tra cui Campania e Basilicata. Alcune persone sarebbero però state lasciate libere di muoversi autonomamente. Diversi testimoni li hanno avvistati mentre aspettavano gli autobus diretti verso la capitale. Il parroco di Santa Lucia, José Manuel Torres, ha espresso la sua preoccupazione all’agenzia Sir. “Siamo dispiaciuti e preoccupati”, ha commentato il sacerdote, in particolare per la sorte di alcuni bambini “strappati all’improvviso dal percorso [scolastico, ndr] che avevano iniziato”.

Migranti trasferiti dal Cara

Il parroco “Uno sgombero misterioso”

Padre Torres ha organizzato una marcia pacifica per “esprimere solidarietà per questi poveri ragazzi. Non sappiamo dove andranno a finire almeno 200 persone. Hanno voluto sgomberare il centro velocemente in modo un po’ misterioso: basti pensare che l’autista del pullman nemmeno sapeva dove doveva andare, forse in Basilicata. Il Comune stava dando un segnale forte di accoglienza e integrazione che contrasta con l’idea generale di cacciare i migranti. Ci preoccupano molto gli effetti del decreto sicurezza su coloro che non hanno ottenuto lo status di rifugiati e hanno i permessi umanitari in scadenza. Dove andranno?”. Non si tratta di criminali, ha aggiunto il parroco. Uno degli sgomberati, Anthony, lavorava come sagrestano nella parrocchia. “Era bravissimo, è un dono che ci è stato tolto”.

Migranti, la protesta del Pd

Il deputato dem Roberto Morassut ha preannunciato che, con il trasferimento dei migranti del Cara laziale, la comunità andrà incontro a “una vera e propria emergenza sociale, umanitaria e persino sanitaria. Quanto è accaduto al centro per gli immigrati di Castelnuovo di Porto non è degno di una nazione civile. Una delle strutture più importanti per l’accoglienza degli immigrati è stata sgomberata senza adeguato preavviso, separando donne, uomini e bambini, secondo una modalità che ricorda i lager nazisti. Nessuno è stato avvertito per tempo, nemmeno il Comune: un vero e proprio blitz”.

Salvini “Balle spaziali”

Durante una diretta Facebook, il vicepremier Matteo Salvini ha commentato la chiusura del Cara e ha respinto le critiche. “Salvini deporta i bambini, i migranti. Razzista, fascista, nazista… balle spaziali“, ha dichiarato. “Tutti gli ospiti che erano dentro e che hanno diritto saranno trasferiti con altrettanta generosità, perché se sei qui a chiedere asilo politico, non puoi pretendere di andare a Cortina. Se hai diritto rimani, altrimenti cominciano le pratiche perchè tu torni da dove sei arrivato. Per il centro migranti più grande d’Europa, il Cara di Mineo, avvieremo la stessa procedura. Abbiamo fatto quello che avrebbe fatto un buon padre famiglia. Useremo i soldi risparmiati per aiutare gli italiani o chiunque abbia bisogno”.