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Sassari, madre nega il vaccino alla figlia: intervengono i Carabinieri

leucemia

Madre no-vax impedisce alla figlia di essere vaccinata nonostante la sentenza del tribunale. Intervengono i Carabinieri per far vaccinare la bambina.

È stato necessario l’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Bono, di un pediatra e dell’ufficiale giudiziario per convincere una madre sarda, residente in provincia di Sassari, a far vaccinare la figlia di quattro anni. A stabilire la necessità d’intervento dei militari dell’Arma dei Carabinieri c’è una sentenza del Tribunale di Nuoro di circa un anno precedente all’epilogo della vicenda. Il padre della bambina, infatti, si era appellato all’autorità giudiziaria per contrastare la ferma volontà della madre, convinta no-vax, di non vaccinare la figlia. Il Tribunale di Nuoro ha dato ragione al padre, ma la madre ha continuato a fare ostruzione.

Sentenza e Carabinieri contro la madre novax

Risale a marzo 2018 la sentenza del Tribunale di Nuoro che autorizzava il padre della bambina a “far effettuare le vaccinazioni obbligatorie anti morbillo, anti rosolia e anti parotite, come prescritte dal Decreto Legge 73/2017, e a porre in essere tutti gli adempimenti necessari per consentire alla minore di frequentare la scuola dell’infanzia“. Come riporta Open la sentenza era poi stata confermata dalla Corte d’appello di Sassari nel maggio del 2018.

Ciononostante la madre no-vax è rimasta ferma nelle sue convinzioni, continuando a impedire al padre di vaccinare la figlia e ignorando altri due provvedimenti del giudice tutelare del tribunale ordinario di Nuoro. A un anno dalla sentenza, per riuscire a somministrare i vaccini obbligatori alla bambini, sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Bono.

La dinamica della vicenda

I militari dell’Arma dei Carabinieri si sono presentati alla porta di casa della donna accompagnati dal padre della bambina, dal suo legale, da un pediatra, dall’ufficiale giudiziario. La madre è stata convinta a uscire di casa soltanto dopo ore di trattativa. La donna, la figlia e il nonno sono stati portati al presidio sanitario di Bono. Qui la donna ha opposto nuovamente resistenza: si è chiusa in auto con la figlia, rifiutandosi di scendere. Dopo un’altra mezzora di trattative si è finalmente convinta a lasciar uscire la figlia dall’auto. La bambina è stata così, finalmente, vaccinata.