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Seregno, uccise la moglie davanti al figlio: condannato all'ergastolo

Seregno, condannato all'ergastolo per l'omicidio della moglie

Durante una lite sulla separazione, l'uomo ha estratto un coltello da cucina nascosto in tasca e ha colpito la moglie davanti al figlio di 5 anni.

È stata emessa la sentenza contro Bouchaib Frihi, il marocchino 35enne che uccise la moglie Fjoralba Nonaj davanti al figlio di 5 anni. Il tribunale ha condannato l’uomo all’ergastolo, giudicandolo colpevole di omicidio volontario premeditato e maltrattamenti in famiglia. L’episodio risale a maggio 2018, nel Comune di Seregno, in provincia di Monza e Brianza. La donna, 34enne di origine albanese, è stata massacrata con svariati colpi sferrati con un coltello da cucina. Secondo quanto emerso dalle indagini, e riportato da Leggo, la coppia era in crisi e lei aveva chiesto la separazione.

Respinta l’istanza di perizia

Il pm Michele Trianni, responsabile dell’indagine sull’omicidio, ha avanzato la richiesta di condanna all’ergastolo, accolta dal giudice nel corso del processo con rito abbreviato. Il figlio di Fjoralba è stato affidato ai nonni e agli zii, che si sono costituiti parte civile. Ai familiari della vittima il giudice ha riconosciuto il diritto un risarcimento con provvisionali che ammonta a una cifra compresa tra i 50 e il 100mila euro. Dopo aver assistito alla morte della madre, il bambino è stato ricoverato in stato di shock all’ospedale di Desio. Lì ha rivelato ai medici di aver “visto il papà, l’ho visto” compiere quell’atroce delitto.

È stata invece respinta la richiesta, presentata dagli avvocati della difesa, di sottoporre Frihi a una perizia psichiatrica. L’uomo, dopo aver ucciso la moglie, si era infatti costituito sostenendo di essere incapace di intendere e di volere al momento dell’aggressione. Ma, secondo il giudice, l’omicidio è stato premeditato e volontario.

I litigi e la separazione

Fjoralba e Bouchaib erano sposati da cinque anni e dalla loro unione era nato un bambino, ma ormai da tempo la loro relazione era in crisi. Secondo quanto riferito da conoscenti, si apprende da Leggo, l’uomo si era già rivelato violento nei confronti della moglie e l’aveva minacciata diverse volte. La donna era allora arrivata a chiedere la separazione. Frihi se n’era andato di casa, trasferendosi da amici, mentre lei era rimasta col figlio nel loro appartamento di Seregno. Il giorno dell’omicidio, i coniugi si erano riuniti per parlare del proprio futuro, ma la discussione è degenerata e l’uomo ha reagito mettendo mano al coltello che aveva portato con sé, nascosto in una tasca.