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Schiaffeggiato dal padre per brutto voto: studente chiama Carabinieri

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I carabinieri sono intervenuti durante una lite familiare tra padre e figlio. Quest'ultimo avrebbe ricevuto uno schiaffo a causa di un brutto voto.

Gli uomini dell’Arma sono intervenuti a Orzinuovi, comune della bassa bresciana. Un giovane di 18 anni ha infatti chiamato le forze dell’ordine dopo aver ricevuto uno schiaffo dal padre. La causa scatenante del litigio sembra essere stata un brutto voto preso a scuola dal ragazzino. L’intervento dei militari è riuscito a riportare la pace tra padre e figlio.

Litigano per i voti

Un figlio che non va troppo bene a scuola e un padre che pretende risultati più brillanti. E’ questa la combinazione che ha portato al litigio familiare. Il 18enne si sarebbe presentato a casa dopo aver preso un brutto voto. A quel punto, però, il padre lo avrebbe sgridato, tirandogli uno schiaffo. La situazione è degenerata quando il ragazzo ha alzato il telefono e ha chiamato prima i Carabinieri e poi il 118, a cui ha riferito di volersi fare ricoverare. L’episodio è avvenuto nella notte tra lunedì 25 e martedì 26 febbraio. Al termine di una lunga discussione che ha coinvolto anche gli uomini dell’Arma, la situazione è rientrata, e tutto si è risolto senza conseguenze.

Non è il primo caso

Capita spesso che i litigi tra genitori e figli siano riconducibili al rendimento scolastico di questi ultimi, che molto spesso non soddisfa pienamente le madri e i padri. E’ successo però che i litigi sfociassero in tragedia, come accaduto a Novara. Il giovane, un 18enne, non andava bene a scuola e dopo l’ennesimo litigio con i genitori, il ragazzo non ha retto lo stress e ha deciso di uccidersi infilando la testa in un sacchetto di plastica. A scoprire il cadavere sono stati proprio gli stessi genitori, che, rientrati a casa, hanno ritrovato il cadavere del figlio.