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Circumvesuviana, la giovane: "Ero incapace di reagire"

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Uno dei tre arrestati ha confessato. E' quanto emerge dalle ultime novità sul caso dello stupro alla stazione. La ragazza: "Ero senza forze"

Sono tre i ragazzi tra i 18 e i 24 anni ad essere stati arrestati con l’accusa di stupro ai danni di una ragazza. La donna, 24 anni, sarebbe stata aggredita all’interno della stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano e a confermarlo ci avrebbero pensato alcune delle telecamere di sorveglianza. Sembra però che con il passare delle ore, uno dei presunti aggressori abbia confessato il proprio coinvolgimento nell’episodio di abusi.

La confessione

Dopo oltre 10 ore, sembra che uno dei tre ragazzi arrestati abbia ceduto, e abbia raccontato tutto ai magistrati della Procura di Napoli, confessando, di fatto, il proprio coinvolgimento nella vicenda. Per arrivare a loro, la Polizia ha visionato le immagini del sistema di sorveglianza della stazione. A rivelarsi fondamentale per le indagini è stata in particolare una di queste, posizionata proprio di fronte all’ascensore dove sarebbero avvenuti i maltrattamenti. Gli inquirenti hanno poi ascoltato anche la versione della vittima, dimessa dall’ospedale dopo le prime cure. Quest’ultima avrebbe rivelato che il branco aveva già tentato di usarle violenza una ventina di giorni prima, mentre era con un’amica. In quell’occasione le due erano riuscite a divincolarsi e fuggire, ma avevano deciso di non dare peso all’episodio e quindi non sporgere denuncia.

“Non sono riuscita a reagire”

Durante il colloquio con le forze dell’ordine, la 24enne ha dato la sua versione dei fatti. Ad attirare l’attenzione delle forze dell’ordine, sicuramente, il fatto che, qualche settimana prima, proprio in quella stazione, il gruppo aveva già provato ad abusare della giovane e di un’amica. “Ero senza forze, non riuscivo nemmeno ad urlare. Ero incapace di reagire” ha detto, per spiegare il suo stato d’animo al momento della violenza. Dopo l’abuso, avvenuto nell’ascensore della stazione, la giovane donna si è seduta sulla banchina, e solo l’aiuto di un passante le ha permesso di contattare la madre per raccontarle tutto.