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Donna in coma dopo la liposuzione: dichiarata la morte cerebrale

Donna in coma dopo liposuzione, dichiarata morte cerebrale

Il danno cerebrale provocato dal prolungato arresto cardiaco dopo la somministrazione dell'anestesia si è rivelato irreversibile.

I medici dell’ospedale San Gerardo di Monza hanno dichiarato la morte cerebrale per A.M., la donna di 39 anni andata in coma dopo essersi sottoposta a un intervento di liposuzione. In una nota dell’Asst di Monza, citata da Il Giorno, si legge che le condizioni della paziente sono ulteriormente peggiorate fino alla dichiarazione del decesso. Al momento la donna è ancora ricoverata al reparto di Terapia Intensiva Neurochirurgica dell’ospedale monzese. I familiari sono stati informati sul suo mutato quadro clinico e hanno espresso la volontà di procedere alla donazione degli organi.

Morte cerebrale

Dalla nota pubblicata dall’ospedale si apprende inoltre che i medici hanno sottoposto la paziente a diverse terapie, nella speranza di poter migliorare le sue condizioni di salute. In particolare, gli esperti hanno fatto ricorso all’ipotermia terapeutica, ma nessuna cura si è rivelata sufficiente. Il danno cerebrale iniziato con l’arresto cardiocircolatorio in seguito all’anestesia era troppo esteso, come hanno rivelato i numerosi esami diagnostici a cui la donna è stata sottoposta. I medici del San Gerardo hanno esaminato la sua condizione cerebrale attraverso Tac, angioTac, risonanza magnetica e neurofisiologica. Tutte le immagini hanno mostrato un quadro di coma postanossico. Il prolungato arresto circolatorio, con conseguente mancanza di flusso ematico, ha provocato un grave edema cerebrale e la comparsa di lesioni ischemiche diffuse.

In coma dopo la liposuzione

L’incubo per la 39enne di Desio, in provincia di Monza, è cominciato quando ha deciso di sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica per effettuare una liposuzione ai glutei che avrebbe dovuto donarle il corpo dei suoi sogni. L’operazione, effettuata dal team guidato dal dottor Maurizio Cananzi, le ha però provocato un danno cerebrale irreversibile. La donna è rimasta senza ossigeno dopo la somministrazione dell’anestesia locale, che le ha provocato sintomi simili a una crisi epilettica. Il quadro clinico è peggiorato fino all’arresto cardiaco e al coma.