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Milano, compare una bestemmia sul muro della stazione

Bestemmia in stazione a Milano

L'episodio è stato segnalato da una cittadina di Rho, che ha contattato prima il Comune e poi la stampa locale.

Una bestemmia è comparsa sul muro della stazione ferroviaria di Rho-Fiera, a Milano. La notizia è stata diffusa dal quotidiano locale Settegiorni, che ha raccolto la segnalazione della signora Maria Giovanna Lagonigro, residente a Rho e lettrice del giornale. La bestemmia è stata composta da soggetti non ancora identificati utilizzando le tessere gialle e rosse di un imponente mosaico che si trova all’interno della stazione. Le tessere sono state girate ad arte fino a realizzare la scritta blasfema, che è stata rimossa dopo pochi minuti dalla sua scoperta. Come ricordato da Fanpage, secondo la legge italiana bestemmiare rappresenta un illecito amministrativo. Chi si macchia di tale reato è punibile con una multa che va dai 51 ai 309 euro.

Bestemmia in stazione

L’episodio risale al 4 marzo 2019. “Io voglio che questa parete venga rimossa immediatamente perché non è possibile che in un momento di odio e razzismo come questo ci siano persone che possano scrivere quello che vogliono liberamente”, ha commentato la signora Lagonigro. “Dovrebbero essere puniti coloro che hanno fatto questa scritta. Bisognerebbe visionare le telecamere”.

La donna ha poi raccontato la vicenda in un post sul suo profilo Facebook. “Lunedì mattina sono andata ad accompagnare un’amica alla stazione di Rho Fiera perché prendesse il treno verso la stazione Centrale e al ritorno dai binari, man mano che mi avvicinavo al muro in fondo ai corridoi, la cui uscita porta in piazza delle Costellazioni viale Risorgimento a Rho, non potevo credere ai miei occhi ma si stava palesando un bestemmione di dimensioni ciclopiche davanti a me”, ha spiegato.

“Ero così scioccata che non potevo credere a quello che vedevano i miei occhi! Ho persino fermato le persone per chiedere loro se leggevano quello che leggevo io e anche loro erano scioccati! Immediatamente ho pensato di informare il comune di Rho e ho chiamato un assessore di mia conoscenza che però non pareva particolarmente sconvolta dalla cosa, anzi mi ha riferito che lei era per la libertà di espressione. Anche io sono per la libertà di espressione ma c’è un limite a tutto! E questo pannello, dove chiunque può scrivere qualsiasi cosa, in realtà mi sembra più un attentato alla libertà“.