> > Artista aggredito a Largo Preneste, il padre: "Difficile che si salvi"

Artista aggredito a Largo Preneste, il padre: "Difficile che si salvi"

Il padre dell'artista aggredito a Roma

L'uomo è ricoverato in condizioni disperate. Il portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo: "Non escludere la pista omofoba".

È ricoverato in condizioni disperate Umberto Ranieri, il 55enne colpito al volto con un pugno da un ragazzo in Largo Preneste, a Roma. Secondo quanto riportato dal Messaggero, l’aggressione è stata innescata da un banale scambio di parole tra l’uomo e un gruppo di giovani che si trovavano nella piazza, intorno alle ore 20. Da quella piazza è passato anche Ranieri, artista di origini abruzzesi (è nato a Paglieta, in provincia di Chieti) e diplomato all’Accademia delle Belle Arti. Spesso, nelle sue passeggiate serali, si recava a largo Preneste per fare due chiacchiere. Il ragazzo che lo ha colpito, facendogli sbattere la nuca con violenza contro il terreno, è subito fuggito insieme agli amici, prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.

I testimoni

L’allarme è stato lanciato da due uomini di origini sudamericane che, seduti su una panchina a poca distanza, hanno assistito alla scena e hanno prestato i primi soccorsi all’artista. “Non si muoveva più, il sangue usciva dalla bocca. Abbiamo subito capito che si trattava di una cosa grave e abbiamo chiamato il 118″, hanno dichiarato al Messaggero. Immediato l’intervento degli operatori sanitari che lo hanno trasferito prima all’ospedale Vannini e poi al San Giovanni.

Le parole del padre

Il padre dell’artista lo ha raggiunto in ospedale. “L’ho sentito venerdì sera, era tranquillo”, ha raccontato. “Poi ieri sera mi hanno chiamato verso le 20.30 dicendomi che era stato aggredito. Ancora non posso crederci. Sta molto male, lo hanno operato alla testa. È difficile che si salvi“. Ancora ignoto il movente, ma per la sorella Paola “non ci sono giustificazioni. Non si può ridurre una persona in fin di vita per nessun motivo al mondo”.

Possibile aggressione omofoba

Al momento, i Carabinieri che indagano sul caso non escludono l’aggressione omofoba. Fabrizio Marrazzo, del Gay Center, ha espresso “solidarietà al professor Umberto Ranieri e ai suoi cari per la vile aggressione ricevuta. Non abbiamo al momento ulteriori dati su quanto accaduto, speriamo che le sue condizioni migliorino. Ad ogni modo, chiediamo alle forze dell’ordine che non sia esclusa alcuna pista, compresa quella omofoba, che purtroppo spesso diventa il movente di atti così vili nei confronti di persone della nostra comunità”.

Secondo i residenti, gli aggressori potrebbero essere “ragazzi che frequentano la zona. Qui ogni sera c’è di tutto e di più. Ci sono alcuni negozi che vendono alcol a tutte le ore del giorno e della notte e spesso si fermano a bere gruppi di ragazzi o sbandati che poi ci passano la notte, ma anche a fumare canne o a spacciare droga“.