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Torino, senegalese aggredisce poliziotti: era stato liberato dal pm

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Oltre ai due decreti di espulsione a suo carico, è emerso che il senegalese autore del'aggressione era già stato fermato e subito liberato.

Ndiaye Migui ha aggredito due poliziotti a Torino, scagliandosi su di loro con una spranga di ferro. L’episodio risale a Pasqua, ma lo stesso uomo a fine marzo si era reso protagonista di un’altra aggressione. In quell’occasione, il giovane, di origini senegalesi, era stato però liberato a tempo record dai magistrati nonostante si fosse rifiutato di fornire le sue generalità. Come riportato da Il Giornale, il pm l’avrebbe lasciato andare con una semplice telefonata, nonostante il parere contrario degli agenti. Tutto ciò emerge dal verbale, dove viene spiegato che il senegalese era stato subito liberato “pur non essendo riusciti a risalire all’identità e alla posizione giuridica del soggetto”.

L’aggressione di Pasqua

A dare la notizia dell’aggressione è stato il ministro dell’Interno: “A Torino un uomo, visibilmente straniero, ha aggredito due poliziotti colpendoli con una sbarra di ferro mentre urlava “Allah Akbar”. Portato in questura, ha gridato insulti contro il presidente Mattarella e il sottoscritto. Uno dei poliziotti è stato ferito alla testa, l’altro alla mano. A loro vanno il nostro grazie e il nostro augurio di pronta guarigione. Nessuna tolleranza – ha assicurato Salvini – per balordi e violenti che attaccano le forze dell’ordine”.

E’ emerso inoltre che a carico dell’uomo ci fossero già ben due provvedimenti di espulsione, uno emesso dal questore di Cuneo e un altro da quello di Torino. “Adesso – fanno sapere dal Viminale – è anche accusato di omicidio”.

Le parole di Chiara Appendino

La sindaca di Torino ha espresso la propria vicinanza e quella della città “ai due agenti della Polizia aggrediti e feriti a Torino. A loro, insieme agli auguri di pronta guarigione, va il ringraziamento per l’importante e difficile lavoro di presidio del territorio svolto quotidianamente a servizio della comunità cittadina, anche nelle giornate di festa”.