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Stupro a Viterbo: arrestati un consigliere e un militante di CasaPound

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I due aggressori le hanno offerto da bere, l'hanno picchiata e infine violentata. La polizia, però, li ha arrestati con l'accusa di violenza sessuale.

In un vecchio pub di Viterbo trasformato in un circolo ufficiale di CasaPound si è consumata una violenza. La vittima è una donna di 36 anni. Gli stupratori, invece, sono un consigliere comunale di Viterbo e un militante di CasaPound. I due erano in possesso delle chiavi del locale dove avevano organizzato una sorta di festa che è finita con la violenza sulla donna.

“Vieni, c’è una festa” e poi la stuprano

Hanno esordito con un invito ad una festa per i camerati del partito di estrema destra: così i due stupratori hanno adescato la donna di 36 anni, convinta di partecipare ad un raduno dell’associazione. Credeva di essere al sicuro e invece è stata coinvolta in un episodio di violenza durato ben tre ore. La festa era tutta un’invenzione. Il consigliere comunale e il militante di Casapound hanno dapprima offerto da bere alla vittima in modo da farle perdere il controllo della situazione. Poi, per ottenere il risultato desiderato, hanno represso i suoi tentativi di difesa: i due aggressori hanno picchiato la donna fino a stordirla e le hanno impedito di reagire in qualunque modo. Infine, hanno consumato la violenza. Tre ore di inferno per la giovane. Il tutto è stato ripreso dal cellulare di uno degli aggressori. Questa è la ricostruzione fornita dalla a seguito della violenza consumata il 12 aprile 2019.

L’arresto degli stupratori

La polizia è entrata in possesso dei video della violenza ripresi dal telefono di uno dei due stupratori. Per loro è scattato l’arresto con l’accusa di violenza sessuale. Così i due aggressori di 19 e 21 anni sono stati portati in carcere. Il più vecchio si chiama Francesco Chiricozzi ed è consigliere comunale di CasaPound di Vallerano in provincia di Viterbo. Il 19enne, invece, è Riccardo Licci, militante dell’organizzazione politica.

Il manifesto fascista lanciato sui social

Francesco è molto attivo sui social e spesso pubblica frasi legate al duce, foto del quadro di Arnold Böcklin più amato da Hitler, citazioni di D’Annunzio e Evola. Recentemente aveva pubblicato sui social un manifesto fascista accompagnato da uno slogan: “Proteggi le donne: potrebbero essere tua madre, tua figlia, tua sorella”. La foto razzista accompagnata allo slogan raffigurava un soldato di colore impegnato ad aggredire una donna bianca. Infine, sono apparsi riferimenti ad alcune donne violentate e uccise: “La prossima Pamela, la prossima Desirèe potrebbe essere tua figlia, tua moglie o tua sorella. Sveglia”. Tra i numerosi commenti non mancano gli insulti: “Devi marcire in galera” scrivono alcuni, “Com’era? Violentano le nostre donne?” aggiungono altri.

I commenti dalla politica

Il primo commento è del Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta: “Balordi che la pagheranno cara”. Poi anche il vicepremier Luigi Di Maio prende posizione sull’accaduto: “Se quanto riporta la stampa in queste ore corrisponde al vero mi auguro si facciano 30anni di galera. La mia vicinanza e tutto il sostegno possibile alla donna e alla sua famiglia”. Segue il commento di Matteo Salvini, che parla invece di castrazione chimica: “Nessuna tolleranza per pedofili e stupratori: la galera non basta, ci vuole anche una cura. Chiamatela castrazione chimica o blocco androgenico, la sostanza è che chiederemo l’immediata discussione alla Camera della nostra proposta di legge, ferma da troppo tempo, per intervenire su questi soggetti. Chiunque essi siano, bianchi o neri, giovani o anziani, vanno puniti e curati”. Infine, il leader di CasaPound, Simone Di Stefano, conferma l’espulsione dei sue soggetti dall’associazione.