Il 20 Marzo 2019, Sy Ousseynou ha dirottato e incendiato un bus con a bordo 50 bambini, 2 insegnanti ed una bidella a San Donato Milanese. Dopo oltre due mesi di indagini coordinate dai pm Alberto Nobili e Luca Poniz l’idea che prende piede è quella del tentativo di strage sulla pista di Linate.
Rischio ergastolo
Il senegalese Sy Ousseynou è stato arrestato in seguito al suo scellerato tentativo di incendiare un bus sulla strada provinciale 415 in direzione Linate all’altezza di San Donato Milanese. A seguito del folle gesto, l’imputazione che pende sull’uomo, oltre quella di strage aggravata per finalità terroristiche, è quella di: “intento di condizionare i pubblici poteri in relazione alle politiche in materia di accoglimento degli stranieri, di intimidire la popolazione”.
Nei prossimi giorni verrà inviata al giudice per le indagini preliminari Tommaso Perna, la richiesta di processo immediato per l’uomo senegalese. Il rischio per Sy è quello dell’ergastolo.
L’uomo è difeso dall’avvocato Richard Ostiante, che molto probabilmente sceglierà come strategia difensiva la richiesta di un rito abbreviato, oltre alla perizia psichiatrica per il suo assistito.
Le indagini
Nei due mesi successivi all’arresto dell’uomo senegalese, l’arma dei Carabinieri di Milano è riuscita ad interrogare i 50 bambini presenti al momento della tentata strage. Il quadro sembra completo e secondo le ricostruzioni Sy voleva procedere per farsi esplodere sulla pista aerea di Linate. L’uomo continua a smentire questa tesi sostenendo che il suo intento era quello di non fare del male a nessuno.