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Incidente Povegliano, l'accusa "Volevo lasciarlo, ha sbandato apposta"

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Da omicidio stradale a omicidio volontario. Gli inquirenti sospettano che lo scontro tra le due auto sia stato provocato con l'intenzione di uccidere

Non si sarebbe trattato di un incidente stradale ma di un omicidio volontario e di un tentato omicidio. Almeno è questo quanto la Procura contesta al 22enne Christian Barzan che nella notte di venerdì 7 giugno 2019 ha provocato la morte di Giuseppina Lo Brutto, di 62 anni.

Le accuse della fidanzata

La donna era in auto con il marito per le vie di Povegliano, in provincia di Treviso, quando è avvenuto lo scontro con un’altra vettura. Alla guida di quest’ultima c’era Christian, con al fianco la fidanzata, che ha invaso la corsia opposta schiantandosi con il mezzo che in quel momento sopraggiungeva.

La 62enne è deceduta per le gravi ferite riportate del violento impatto mentre gli altri tre hanno riportato varie lesioni. La svolta nell’indagine sarebbe arrivata dopo la testimonianza della fidanzata del 22enne. La giovane infatti sosterrebbe che il frontale è stato causato volontariamente.

Il fascicolo è stato secretato ma, in base alle ricostruzioni del Corriere della Sera, la ragazza avrebbe raccontato che il fidanzato ha cominciato a sbandare con l’auto quando ha capito che lei lo voleva lasciare. La 21enne lo avrebbe dichiarato subito dopo l’incidente e ripetuto anche nel corso del successivo interrogatorio, spiegando agli inquirenti che l’obiettivo di Christian sarebbe stato quello di uccidere lei e se stesso.

La difesa di Christian

Le parole della giovane sarebbero confermate, anche se il condizionale rimane d’obbligo, dai primi rilievi effettuati sul luogo dello scontro poiché non sarebbero stati trovati segni di frenata sulla carreggiata.

“Il mio assistito è assolutamente sorpreso delle dichiarazioni fatte dalla fidanzata, sia per quanto riguarda la dinamica dell’incidente sia per la descrizione dei suoi comportamenti precedenti all’interno della relazione” dichiara l’avvocato Fabio Crea, difensore del 22enne.

La ragazza infatti avrebbe aggiunto anche che già da tempo Christian avrebbe portato avanti nei suoi confronti atti persecutori. Fissato per il giovane l’interrogatorio di garanzia di fronte al gip, che si svolgerà dopo l’operazione che deve subire per la doppia frattura alle gambe.