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Bari, migranti occupano la Basilica di San Nicola: "Stop allo sfruttamento"

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I migranti, guidati dal sindacalista Soumahoro, hanno occupato la Basilica di San Nicola per protestare contro il caporalato.

Basta sfruttamento, rispetto per il lavoro”. Con questi slogan, tra gli altri, i braccianti di Foggia e Borgo Mezzanone hanno dato vita a una protesta contro le condizioni in cui i caporali li costringono a vivere e lavorare. Un gruppo di migranti ha occupato la Basilica di San Nicola di Bari, poco dopo le ore 11. Insieme a loro c’è anche Aboubakar Soumahoro, il sindacalista dell’Usb che ha organizzato il sit-in.

Bari, migranti nella Basilica di San Nicola

Proprio sul profilo Facebook di Soumahoro si leggono le ragioni della protesta contro il caporalato. “Siamo entrati nella Basilica di San Nicola con un gruppo di migranti sfruttati e costretti vivere in condizioni disumane nelle campagne con una paga da fame“, denuncia il sindacalista. Il post è corredato da un hashtag che, parafrasando uno degli slogan simbolo di Matteo Salvini, recita: #primaglisfruttati.

Non si tratta di un caso isolato, spiega una nota del Coordinamento nazionale agricolo Usb: “L’iniziativa si inserisce nel più ampio percorso di lotta dei braccianti che vivono nei ghetti del territorio foggiano. Da troppo tempo si attendono risposte e l’avvio di un tavolo regionale sui temi dell’agricoltura e del bracciantato, si chiedono incontri alle istituzioni regionali, in primis al presidente Michele Emiliano. Ma finora nulla si è concretizzato. Siamo, quindi, costretti a compiere azioni altamente simboliche con l’auspicio di incontrare le autorità ecclesiastiche della città capoluogo”.

Anche Soumahoro ha fatto riferimento alle autorità religiose, lanciando un appello a monsignor Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari. “Papa Francesco dice che il lavoro conferisce dignità all’uomo. Però quello dei braccianti è un lavoro privo di dignità e diritti. Chiediamo un confronto con l’arcivescovo, perché la Regione e il governo latitano in totale indifferenza”. Monsignor Cacucci, rispondendo all’appello, è intervenuto nella Basilica, dove si è intrattenuto per dialogare con i braccianti e il sindacalista e apprenderne le richieste. Nella chiesa è giunto anche Sabino De Razza, esponente del sindacato di base Usb.