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Saluto romano a Sergio Ramelli, assolti in appello

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Saluto romano alla commemorazione di Ramelli nel 2013. La corte d'appello ribalta la sentenza in primo grado e assolve gli imputati.

Sono stati tutti assolti in appello in 16 imputati per apologia del fascismo dopo aver partecipato alla commemorazione annuale per Sergio Ramelli, morto a 18 anni nel 1975. Ramelli era stato aggredito a colpi di chiave inglese e ogni anno la sua città lo ricorda nel giorno della morte. Nel corso della commemorazione del 2013, il gruppo di esponenti appartenenti a Forza Nuova e Casapound aveva fatto il saluto romano ed era stato condannato in primo grado per apologia di fascismo a un mese di reclusione, 250 euro di multa e un risarcimento di 12 mila euro all’Anpi. La sentenza in Appello ha scatenato le polemiche.

Saluto romano a Ramelli, assolti

La corte d’appello ha valutato l’assoluzione per i 16 ragazzi accusati di apologia del fascismo. Tale decisione però ha scatenato numerose polemiche, a partire dall’Anpi, nei confronti del quale i giudici in primo grado avevano chiesto un risarcimento danni. Durissima la replica: “Questa grave sentenza nonostante la nostra incalzante richiesta di condanne esemplari a chi fa apologia di fascismo, arreca ancora una volta una profonda ferita alla nostra città e alle sue tradizioni democratiche e antifasciste“. In primo grado ai 16 era stata contestata la violazione dell’articolo 5 della legge Scelba.

Il commento di La Russa

Il parlamentare di FdI, storico missino della destra milanese e parte del collegio della difesa degli imputati ha subito commentato la notizia: “Dedico l’assoluzione al mio amico Fiano, perché è venuto il tempo di distinguere il grano dal loglio: una cosa è il rispetto e la tutela dell’ordine democratico e un’altra inseguire fantasmi che non esistono“.