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Le Iene, Filippo Roma aggredito da militanti M5s: "Un linciaggio"

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Il racconto dell'inviato: "Quando mi hanno visto sono impazziti, hanno tentato di linciarmi. Sono salvo grazie ai poliziotti".

È stato “un tentativo di linciaggio di manzoniana memoria” quello subito da Filippo Roma, inviato de Le Iene, da parte di militanti del M5s a Napoli. Si trovava nel capoluogo campano per intervistare la sindaca della capitale, Virginia Raggi, in occasione della festa Italia 5 Stelle, quando è stato circondato da simpatizzanti del Movimento. Provvidenziale è stato l’intervento delle forze dell’ordine, che hanno messo in sicurezza il giornalista e riportato la situazione alla normalità.

Le Iene, inviato aggredito da M5s

Dal palco di Italia 5 Stelle, per festeggiare i dieci anni dalla nascita del Movimento, Luigi Di Maio ha assicurato che per altrettanto tempo i pentastellati resteranno al governo. “Noi siamo l’ago della bilancia per qualsiasi governo si voglia formare nel Paese” ha dichiarato il ministro degli Esteri. Ma a pochissima distanza si è consumato l’episodio di violenza nei confronti del giornalista, definita “un’aggressione fascista” da Vittorio Sgarbi. “L’episodio d’intolleranza verso Gad Lerner è stato stigmatizzato da chiunque. Per giorni si è parlato del figlio di Salvini sulla moto d’acqua della Polizia. Oggi, però, incredibilmente, si minimizza la violenza fascista dei M5s” continua il deputato. “Ciò che è inaccettabile viene tollerato! L’establishment di sinistra e l’omertà proteggono Grillo e i grillini”.

Il racconto di Filippo Roma

“Il sindaco si stava avvicinando verso il palco, circondata dai giornalisti dell’area stand, quindi a ridosso del pubblico” ha raccontato Filippo Roma. “Quando mi hanno visto sono impazziti, è scattato il tentativo di linciaggio. Se non fosse intervenuta la polizia a salvarmi, non sarei qui a raccontarla. Ero circondato da un centinaio di persone: chi si faceva sotto con i pugni, colpendo il cameraman, chi urlava insulti pesanti. Un pugno mi ha sfiorato, ma io sto bene” rassicura.

Roma si è detto consapevole di “non essere simpatico agli attivisti, ma non immaginavo a tal punto. Avevano gli occhi venati di odio. Nella storia politica italiana non c’è mai stato questo atteggiamento, neanche nei momenti più bui”. A scatenare l’astio dei militanti M5s verso Filippo Roma sarebbero state le inchieste che l’inviato de Le Iene ha condotto sul Movimento, a partire da “quella sulle false firme. Dimenticano, però, che ne ho fatte tante altre su membri del Pd e di Forza Italia. Pensano che sia un venduto al soldo di Berlusconi”.