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Incidente Corso Francia: che cos'è il giochino del semaforo rosso

giochino del semaforo rosso

Il gioco del semaforo rosso è in voga tra i tanti giovani che frequentano Ponte Milvio: alla base di ciò potrebbe esserci la morte di Gaia e Camilla.

Tra i ragazzi che frequentano la zona di movida di Ponte Milvio a Roma è in voga un “giochino del semaforo rosso” che potrebbe aver causato la morte di Gaia e Camilla. Infatti, all’indomani dei funerali delle due giovani 16ennni amiche per la pelle, è emerso un nuovo dettaglio. Un imprenditore intervistato da il Messaggero, infatti, ha spiegato come funziona questo presunti gioco. I ragazzi dovrebbero attraversare la strada correndo con il semaforo rosso mentre le macchine sfrecciano a grande velocità. Mentre si cimentano in quest’impresa alquanto pericolosa, inoltre, i giovani vengono filmati. Il video finisce infine sui social.

Il giochino del semaforo rosso

Un imprenditore di 43 anni intervistato dal Messaggero ha rivelato un dettaglio che si nasconde dietro all’incidente di Corso Francia. “Lo chiamano il giochino del semaforo rosso – ha spiegato – e quando mia figlia e la sua amichetta me lo hanno raccontato dopo la morte di Camilla e Gaia, mi sono venuti i brividi”. Un gioco davvero pericoloso: “Si tratta di attraversare le due carreggiate di Corso Francia veloci – ha proseguito ancora – mentre per i pedoni è rosso e per le auto che sfrecciano è verde, sfidando la sorte. Un gioco folle del sabato sera e non solo, in voga tra i giovanissimi di Ponte Milvio. Lo fanno per farsi grandi riprendendosi anche con gli smartphone, creando storie sui social che poi si cancellano nel giro delle 24 ore”.

Anche Cecilia, un’amica di Gaia, ha confessato di divertirsi con quel gioco pericoloso: “Sì, anche io ho attraversato Corso Francia di notte, correndo, fuori dalle strisce pedonali e con il semaforo verde per le auto. Rischiando la vita”. Come si svolge concretamente? “Prendi la rincorsa, scavalchi il guardrail e corri più veloce che puoi dall’altra parte” ha raccontato la 16enne. I ragazzi sanno che è pericoloso, ma lo fanno forse perché è stupido (come dice Cecilia), forse perché è divertente, o forse perché hanno solo 16 anni. “Pensi sempre che se guardi bene a destra e a sinistra e corri forte dall’altra parte ci arriverai” ha aggiunto ancora la ragazza. “Finora nessuno dei miei amici aveva avuto un incidente”.