Il Ministero degli Interni aveva acconsentito allo sbarco della nave Alan Kurdi presso il porto sicuro di Pozzallo nella serata di sabato 28 dicembre. Nella mattinata di domenica 29 dicembre, invece, sono iniziate le operazioni di approdo e sbarco a terra dei 32 migranti a bordo. Tra questi ci sarebbero almeno 10 minori, anche in tenera età, e 5 donne, delle quali una incinta. Le persone a bordo, secondo alcune fonti ufficiali, avevano bisogno di cure mediche e versavano in condizioni di vulnerabilità.
Pozzallo, sbarco Alan Kurdi
Sono sbarcati nella mattinata di domenica 29 dicembre a Pozzallo i 32 migranti salvati nelle acque del Mediterraneo dalla nave Alan Kurdi. Il Viminale aveva assegnato il porto sicuro di Pozzallo nella serata di sabato 28 dicembre a causa delle condizioni di vulnerabilità delle persone a bordo. Con un messaggio su Twitter, la Alan Kurdi esultava: “Abbiamo un porto sicuro! Ci giungono notizie che la Alan Kurdi ha avuto l’autorizzazione di portare a Pozzallo le 32 persone soccorse. Questi momenti di stallo sarebbero evitabili se l’Europa riuscisse finalmente a individuare un meccanismo definito”.
❗️BREAKING
Wir haben einen sicheren Hafen!Gerade erreicht uns die Nachricht, dass unsere #ALANKURDI die 32 Geretteten in #Pozzallo in Sicherheit bringen wird.
Das unwürdige Ausharren wäre vermeidbar, wenn Europa sich endlich auf einen vorhersehbaren Mechanismus einigen würde. pic.twitter.com/fkl1EN3J5y
— sea-eye (@seaeyeorg) 28 dicembre 2019
Tra i migranti tratti in salvo, infatti, ci sarebbero almeno 5 donne, una delle quali incinta, e 10 minori anche in tenera età. La nave ong della Sea eye li aveva recuperati la notte di Natale a 17 miglia nautiche dalle coste della Libia. Ora per loro il viaggio è finito: sono pronti ad accoglierli al porto di Pozzallo i medici e i soccorritori. Nel frattempo, inoltre, la Commissione europea ha già avviato la procedura per il ricollocamento dei migranti.