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Coronavirus, autobus verso Perugia bloccato per ore: è psicosi

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Coronavirus, è psicosi. Bloccato un autobus con a bordo due cittadini orientali per controlli: la chiamata partita da una passeggera.

Psicosi Coronavirus. Bloccato autobus in direzione Perugia per via di due orientali saliti a bordo con una mascherina. A far fermare il mezzo per eseguire i controlli sarebbe stata una donna che, contattata la direzione Sulga in preda al panico, avrebbe segnalato la presenza a bordo dei due passeggeri.

Bloccato autobus verso Perugia

E’ una vera e propria psicosi quella del Coronavirus. L’ultima notizia arriva da Fiumicino, da un autobus dell’azienda di trasporti Sulga diretto nella mattinata di venerdì 31 gennaio verso Perugia. Il mezzo sarebbe stato bloccato per controlli a seguito di una chiamata giunta da una donna in preda al panico. Secondo quanto riporta Umbria24, che ha contattato la Sulga, la donna avrebbe segnalato la presenza a bordo di due orientali con una mascherina, appena usciti dall’aeroporto cittadino. Avvertito l’autista del bus, quest’ultimo avrebbe invitato la donna a prendere un altro mezzo se non sicura di salire sull’ultimo, con rimborso del biglietto incluso. Al momento della partenza programmata, la donna in questione, avrebbe detto la Sulga: “Ha telefonato al ministero della Salute e dopo avere comunicato con loro ha passato il cellulare all’autista del bus. A quel punto gli è stato detto di fermarsi ed è scattato il protocollo dei controlli”. Fermatosi all’altezza di Roma Nord, sono stati eseguiti ulteriori controlli sui due viaggiatori orientali, già precedentemente sottoposti ad un check all’aeroporto secondo le metodologie previste. “Non essendoci nessuna ragione per approfondire ulteriormente, il pullman ha potuto continuare il viaggio. Siamo alla psicosi”, hanno commentato dalla Sulga.

Tema sanità

La leghista Paola Fioroni ha dunque annunciato, in giornata, la presentazione di un’interrogazione urgente in materia all’assessore alla Sanità Luca Coletto. In consiglio regionale, la vicepresidente dell’assemblea avrebbe chiesto alla giunta, tramite documento ufficiale, quali sarebbero le misure messe in atto nelle diverse strutture sanitarie al via di prevenire il rischio dell’epidemia di Coronavirus. “Riteniamo essenziale che venga messa in campo un’appropriata informazione su ciò che il servizio sanitario pubblico sta predisponendo anche nella nostra Umbria”, avrebbe concluso. Sempre in giornata, sarebbe dovuto arrivare il ministro della Salute Roberto Speranza, per via di un seminario nella Scuola di medicina e chirurgia alla quale avrebbe dovuto prendere parte anche Donatella Tesei, la presidente. Indetta inoltre da Cgil, Cisl e Uil un’assemblea all’ospedale di Perugia sul tema della sanità, cui – sempre il ministro – avrebbe dovuto prendere parte. Dall’università umbra “Stranieri Dall’Università“, polo dedicato a chi viene dall’estero e che al momento ospita 400 studenti cinesi, fanno sapere che la situazione è sotto controllo. I ragazzi, tornati in Cina a Natale, sarebbero costantemente seguiti dai tutor e dai docenti, starebbero bene e avrebbero superato il tempo d’incubazione. “Non sono tanto preoccupati per se stessi, ma per le loro famiglie, con cui sono costantemente in contatto”. Nell’attesa venga trovata una cura per l’epidemia, si spera che la psicosi rientri nei ranghi della normalità.