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Frecciarossa deragliato, l'addetta alla ristorazione: "Due minuti infiniti"

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L'addetta alla ristorazione del Frecciarossa deragliato nel Lodigiano ha raccontato i momenti vissuti durante l'incidente.

Ha parlato di buio, vetri rotti e attimi di panico l’addetta alla ristorazione presente a bordo del Frecciarossa deragliato all’alba di giovedì 6 febbraio 2020 nei pressi di Livraga. La giovane ha subito delle ferite giudicate da codice verde ed è stata dimessa dall’ospedale di Lodi.

Frecciarossa deragliato: parla l’addetta alla ristorazione

Micaela, 24enne di Domodossola, esercita la professione di addetta al servizio ristorazione del Frecciarossa 1000 sulla linea Milano Salerno da due anni. Ha raccontato ai cronisti che si trovava nella carrozza 3 insieme ai suoi colleghi quando ad un certo punto hanno sentito un forte boato, visto le luci spegnersi e i vetri tremare. “Mi sono buttata sotto il bancone. Una mia collega si è chiusa in bagno“, ha spiegato, aggiungendo che quei due minuti prima che il treno si fermasse le sono sembrati un tempo infinito.

Una volta scesa dal convoglio si è trovata davanti una scena drammatica. Aveva anche perso di vista uno dei suoi colleghi, temendo che gli fosse successo il peggio. “E invece lo abbiamo trovato a vagare come noi tra i binari. Abbiamo avuto tanta paura, ma soprattutto le immagini di quelle carrozze rovesciate non saranno certo facili da dimenticare“, ha dichiarato ancora sconvolta.

Fortunatamente Micaela non ha riportato ferite gravi, tanto che il nosocomio lodigiano l’ha dimessa a poche ore dal ricovero. Ha infatti raccontato di avere tante contusioni sul corpo che passeranno, mentre “sarà più difficile dimenticare la paura, tanta paura“.