Andrea Ienco Un provvedimento voluto dallo stesso Papa Francesco: Paolo Glaentzer, il prete condannato per violenze su una bambina di 10 anni, è stato ridotto allo stato laicale. Il sacerdote era stato sorpreso in auto con la piccola e aveva ammesso la sussistenza di precedenti contatti con lei.
Ridotto allo stato laicale dal Papa
Papa Francesco porta avanti con rigore la sua politica severa contro gli abusi sessuali e la pedofilia nella Chiesa. Il Vaticano ha rivelato, infatti, che è stato lo stesso Pontefice a prendere la decisione di ridurre allo stato laicale il prete condannato per violenze su una bambina di 10 anni. Una nota dell’Arcidiocesi di Firenze riporta che “La Congregazione per la Dottrina della Fede ha reso noto che il Santo Padre Francesco ha deciso la dimissione dallo stato clericale del reverendo Paolo Glaentzer, sacerdote incardinato nella Diocesi Suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto, già amministratore parrocchiale della Parrocchia di San Rufignano a Sommaia”.
Paolo Glaentzer era stato sorpreso in auto da un passante con la bambina di 10 anni. Aveva ammesso lui stesso che quello non era il primo contatto con la piccola. A marzo 2019 era quindi arrivata la condanna a 4 anni e 4 mesi di reclusione ed era stato annunciato l’avvio di un processo canonico. Quest’ultimo si è concluso con la decisione del Pontefice di “spretare” Glaentzer.
Durante il procedimento, il sacerdote aveva tentato di discolparsi sostenendo che i suoi fossero stati “solo gesti di affetto“. Il suo difensore aveva anche provato ad introdurre il sospetto che Glaentzer potesse non essere capace di intendere e di volere. Il giudice aveva però respinto la richiesta di una perizia psichiatrica.
