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Coronavirus in Lombardia: dipendenti a casa, atenei chiusi fino al 29 febbraio

Coronavirus Lombardia dipendenti

Regione Lombardia ha stabilito che i dipendenti residenti nel focolaio dell'epidemia del coronavirus rimarranno a casa.

Dopo i molteplici casi di coronavirus in Lombardia, diverse aziende così come il Tribunale ordinario di Milano hanno chiesto ai propri dipendenti di rimanere a casa per fronteggiare la diffusione dell’infezione e limitare il più possibile i contatti interpersonali.

Coronavirus in Lombardia: avviso ai dipendenti

La decisione è stata presa in ottemperanza ai punti 4 e 7 dell’ordinanza emessa dalla Regione nella giornata di venerdì 21 febbraio 2020. Si tratta delle norme relative alla sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti a Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano. Il provvedimento riguarda tutti gli impiegati tranne coloro che operano nell’ambito dei servizi essenziali. Questi ultimi sono ammessi al lavoro previa verifica quotidiana dello stato di salute.

Diverse aziende hanno così autorizzato i propri dipendenti ivi residenti o che abbiano avuto contatti con persone dei suddetti luoghi a non presentarsi fisicamente sui luoghi di lavoro. Le assenze, hanno specificato i vertici, non saranno conteggiate come giornate di ferie e/o malattia.

Atenei lombardi chiusi fino al 29 febbraio

Le università lombarde chiudono fino al 29 febbraio con ripresa delle attività didattiche a partire dal 2 marzo. La decisione arriva dalla Conferenza dei Rettori delle Università lombarde e fa seguito alla seduta straordinaria del Consiglio dei ministri riguardante le misure contro l’epidemia di Coronavirus.

Il prof. Remo Morzenti Pellegrini, rettore dell’Università degli Studi di Bergamo ha sottolineato in una nota che “nei giorni da lunedì 24 febbraio a sabato 29 febbraio, saranno sospese le attività didattiche (lezioni, esami e lauree). In assenza di diverse indicazioni da parte delle autorità, tutte le attività potranno riprendere lunedì 2 marzo. Sedute di laurea ed esami saranno rinviati secondo calendari che verranno predisposti dalle singole sedi”. Una decisione, si legge ancora, legata “all’evoluzione della situazione relativa alla diffusione del Coronavirus“.


Allo stesso modo anche il dirigente amministrativo del Tribunale del capoluogo lombardo ha inviato al personale amministrativo e al presidente la medesima disposizione. Ha infatti invitato gli interessati, fino a nuova disposizione, a non raggiungere la sede lavorativa a scopo precauzionale. Ha anch’egli aggiunto che le assenze non comporteranno riduzione del trattamento economico.

Ad effettuare un’eventuale modifica della misura sarà il Tavolo di coordinamento di Regione Lombardia e le Autorità centrali.