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Donne morte con coronavirus: sarebbero molte di più dei dati ufficiali

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Molte più donne morte con coornavirus rispetto a quelle conteggiate dalla Protezione Civile: come mai?

Uno studio dell’Istituto Cattaneo ha rilevato come il numero di donne morte con coronavirus potrebbe essere molto superiore rispetto a quello che compare nei dati ufficiali. Diversi decessi potrebbero infatti non essere stati inseriti nei conteggi.

Donne morte con coronavirus

Osservando le cifre fornite dalla Protezione Civile si nota che il tasso di mortalità maschile rispetto a quello femminile è di circa di 3 a 1. Tenendo presente che gran parte delle analisi sui decessi hanno considerato i pazienti deceduti positivi, sottoposti al test in vita, dopo la morte, ne risulterebbe che le donne abbiano meno probabilità di morire. Ma secondo il team di ricerca ciò non sarebbe del tutto rispondente al vero.

Confrontando la media dei decessi giornalieri registrati dall’anagrafe dal 21 febbraio al il 28 marzo del quadriennio 2015-2019 con la cifra media di vittime nello stesso arco di tempo del 2020, hanno osservato che il numero di morti maschili su 100 mila uomini è del 151% più alto del corrispettivo femminile. Tenendo in considerazione poi i dati dei decessi nei 40 giorni del 2020 eccedenti rispetto alla media 2015-19, la differenza scende al 37,9%.

Come è possibile dunque questa disparità? L’Istituto ha ipotizzato che in realtà tra le donne vi sia una più alta proporzione di decessi in casa o nelle Rsa, dove le morti per infezione non vengono classificate rigidamente, rispetto che in ospedale. I dati Istat fanno infatti emergere che nelle residenze sanitarie assistite c’è un’alta percentuale di donne: si va dal 73,% in Piemonte, al 68,8 in Sardegna. Molte morti avvenute in queste strutture potrebbero quindi non figurare nel conteggio ufficiale pur essendosi verificate.