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Coronavirus, Lopalco: "Nessun rischio di trasmissione in mare o piscina"

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Il professor Lopalco ha chiarito in merito ai rischi di diffusione del coronavirus in piscina o al mare, ritenendo che essi siano nulli.

L’epidemiologo Pierluigi Lopalco ha affermato che non c’è alcun rischio di diffusione del coronavirus al mare o in piscina. Lo studio effettuato insieme a diversi docenti delle Università pugliesi ha lo scopo di fornire alla politica indicazioni su come comportarsi se e quando riapriranno le strutture ricettive balneari.

Coronavirus nel mare: parla Lopalco

L’esperto ha infatti spiegato che i virus respiratori non si trasmettono per ingestione, bensì per inalazione. Pertanto quanto all’infezione in questione in piscina non c’è problema perché il cloro lo rende inattivo. Allo stesso modo nel mare non c’è nulla da temere perché subentrerebbe il fattore diluizione. Vale a dire che se anche in una stessa zona stessero nuotando cento persone positive, la quantità di acqua è talmente tanta che l’effetto di diluizione lo renderebbe completamente innocuo.

Ovviamente bisognerà comunque mantenere le distanze interpersonali di sicurezza, il che significa stare almeno un metro e mezzo lontani da altri turisti. Infatti se le goccioline del respiro di una persona infetta arrivassero in faccia ad un’altra persona, quella potrebbe essere un’occasione di contagio.

Lopalco si è poi espresso in merito alla possibilità di dover indossare le mascherine protettive anche in spiaggia. Ha fatto notare che non sarebbero indispensabili ma che andrebbero utilizzare quando si ha bisogno di recarsi al bar per comprare qualcosa. Anche qui vanno comunque evitati gli assembramenti e dovranno essere messe in atto misure di distanziamento.