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Coronavirus, Conte sulla fase 2: servirà ancora l'autocertificazione

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Il Premier Giuseppe Conte ha confermato la necessità di continuare ad utilizzare l'autocertificazione.

Nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi tenuta dal presidente del Consiglio dei ministri sulla fase due dell’emergenza coronavirus, il Premier ha confermato la necessità di continuare ad utilizzare l’autocertificazione.

Giusppe Conte sull’autocertificazione

“Nel momento in cui il regime degli spostamenti resta limitato, è difficile abbandonare lo strumento dell’autocertificazione. Fino a quando ci saranno delle ragioni che dovranno giustificare lo spostamento ci saranno le autocertificazioni. Non è un libera tutti, non possiamo permetterci di dire che si esce liberamente”, ha affermato il premier Giuseppe Conte nel corso della conferenza. Per poi aggiungere che dal 4 maggio sarà consentito in ogni caso “il rientro nel proprio domicilio o residenza”.

Sempre dal 4 maggio, inoltre, sarà possibile fare visite mirate ai parenti, anche perché “Siamo consapevoli che molte famiglie sono state separate, molti nuclei familiari, genitori con figli, figli e nipoti con nonni: vogliamo quindi consentire loro delle viste, ma attenzione saranno visite mirate, fatte nel rispetto delle distanze di sicurezza, con l’adozione di mascherine e quindi con divieto di assembramento”. Sottolineando che “Non stiamo dicendo che sono d’ora in poi consentiti dal 4 maggio party privati familiari o ritrovi di famiglia”.

Sarà possibile spostarsi all’interno della propria regione così come previsto delle attuali misure in vigore, con l’aggiunta della possibilità di fare spostamenti mirati per far visita ai propri congiunti. Permane pertanto l’obbligo dell’autocertificazione per comprovare il motivo dello spostamento.