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Protesta dei giovani medici a Roma: "È ora di cambiare!"

Protesta dei giovani medici a Roma

Troppi pochi posti in specializzazione, protesta dei giovani medici a Roma con tanto di manichini "simbolo" davanti al Parlamento.

Davanti al Parlamento di Roma, ha avuto luogo la protesta dei giovani medici italiani indignati per la scarsità di posti in specializzazione. Undici sigle di specializzandi si sono quindi riuniti per chiedere rimedio a questa mancanza, compiendo alcuni atti simbolici per lanciare un messaggio forte e chiaro alle Istituzioni.

Protesta dei giovani medici a Roma

Tutti distanziati, vista la pandemia Coronavirus ancora minacciosa, con indosso mascherine, camici bianchi e imbuti: “Simboleggiano l’imbuto formativo dove vanno a finire i medici che non si possono formare nelle scuole”, ha spiegato un manifestante.

I giovani medici si sono poi schierati, dando le spalle al Parlamento, per togliersi le divise in segno di protesta. Molti di loro hanno inoltre portato con sé dei manichini, accoltellati alle spalle, a simboleggiare il loro status professionale. “È ora di cambiare. Nei tanti decreti non ci sono le risorse per aumentare a sufficienza le borse di specializzazione e dare un futuro a oltre 6mila colleghi disoccupati o sottooccupati”, spiega Pierino Di Silverio all’Adnkronos, responsabile nazionale Anaao giovani, “L’emergenza Covid e il sacrifico dei medici sono già un ricordo”.

Distanziamento e limiti di partecipazione

Per la manifestazione, il Comune ha concesso solo 100 persone e tutte ben distanziate, ma ciò non ha creato alcun problema di affluenza e hanno partecipato anche alcuni parlamentari come l’ex ministro della Salute Giulia Grila, Paolo Siani e Paolo Russo.

“Molti altri ci hanno mandato un video-messaggio. Una partecipazione trasversale della politica che però deve ascoltarci e aiutarci”, dice Di Silverio, “A loro chiediamo l’impegno affinché non commetta sempre gli stessi errori come sta accadendo con questo Governo”.