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Riapertura cinema, esercenti: "Mascherina in sala? Restiamo chiusi"

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Tra le regole per la riapertura dei cinema vi è l'obbligo di indossare la mascherina in sala. Contrari gli esercenti.

La riapertura dei cinema avverrà giorno 15 giugno, ma gli esercenti sono già sul piede di guerra e promettono di restare chiusi se non saranno rivisti i protocolli sicurezza. Dopo l’emergenza Coronavirus, infatti, molte regole sono mutate e anche i cinema ne sono stati pienamente coinvolti.

Ma nelle linee da seguire, emanate dal Governo, secondo gli esercenti cinematografici vi è un controsenso: perché persiste l’obbligo di mascherina in sala se, all’interno della stessa, viene mantenuto il metro di distanza interpersonale? “Non permettono alcuna sostenibilità economica – si legge in una nota dell’associazione esercenti cinematografici -. L’obbligo dell’uso della mascherina anche dopo aver preso posto in sala è incomprensibile, visto che viene garantito il distanziamento di un metro”.

Riapertura cinema: la rabbia di Anec

Anec, associazione di categoria, commenta così le regole da seguire per la riapertura dei cinema: “Sicuramente sono stati fatti passi avanti con la deroga al distanziamento interpersonale per la visione con i propri familiari, ma il permanere dell’obbligo dell’uso della mascherina anche dopo aver preso posto in sala rimane incomprensibile”, si legge in una nota. E ancora: “Le misure per le sale cinematografiche impongono il distanziamento di almeno un metro e, così come previsto in altre attività commerciali, si ritiene che al momento della occupazione del posto in sala il cliente possa rimuovere la protezione delle vie aeree, al pari di quanto definito per il settore della ristorazione”.

Anche perché per l’associazione, queste regole comportano il venir meno di: “Parti integranti ed imprescindibili dell’esperienza cinematografica dello spettatore sono la visione in compagnia e il consumo di prodotti durante la proiezione. Il permanere dell’obbligo di indossare la mascherina all’interno della sala, durante tutta la visione del film non permette la ripartenza, compromettendo l’esperienza cinematografica del pubblico e minando uno dei cardini chiave dell’economia delle sale cinematografiche”.

I cinema non riaprono?

Ed è per questo che gli esercenti, tramite l’associazione di rappresentanza, fanno sapere che i cinema resteranno chiusi a queste condizioni. “Il settore è pronto a ripartire, ma senza la presa di coscienza che questi protocolli pongono le sale cinematografiche in una condizione penalizzante, non sarà possibile riaprire”.

E per poter dare un senso alla riapertura dei cinema, Anec chiede al Governo di prendere spunto da quanto realizzato da altri Paesi: “L’attuale situazione epidemiologica e le misure concesse alle altre attività aperte al pubblico permettono di allineare i protocolli per la riapertura dei cinema italiani a quanto disposto in Francia e negli altri Paesi Europei”, conclude l’associazione di categoria cinematografica.