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Coronovirus,nuovo focolaio nella Geodis di Bologna: 2 positivi

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Nuovo focolaio a Bologna in una ditta di trasporti e logistica: sono 2 i casi al momento alla Geodis

Dopo quelli di Bartolini e poi Tnt, la città di Bologna teme ora per un nuovo focolaio di coronavirus in un’altra azienda di logistica, la Geodis, dove, come riportato dal Resto del Carlino, i casi di positività sono saliti a 2 in sole 24 ore. Il primo lavoratore positivo è stato in azienda fino a venerdì scorso, 10 luglio, dato che ha messo in agitazione tutti i suoi colleghi.

Coronavirus Bologna, il focolaio alla Geodis

Il fenomeno, per fortuna, sembra al momento ancora circoscritto, ma ciò non basta a non far infuriare i sindacati per il continuo mancato rispetto delle norme di sicurezza. “Ci hanno appena comunicato che c’è un altro caso di positività legato alla cooperativa MMP (che lavora con il gruppo Geodis al blocco 9.5 dell’Interporto, ndr) – sottolineano da Cobas –, mentre continua il giro di smentite da parte dell’azienda, dell’Ausl e della Regione. I lavoratori, però, si ammalano. Questo anche perché molti nei vari magazzini non indossano le mascherine – aggiunge il sindacato -, mentre non sappiamo come avvenga nello specifico la sanificazione”.

Il nuovo focolaio di coronavirus nell’azienda Geodis porta la Regione a dover accelerare il suo processo di screening e tracciamento nelle aziende di logistica e trasporti. Con un nuovo ordinanza voluta da Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute, per stroncare la diffusione del virus sono previsti tamponi a tappeto a tutti gli operatori del settore logistica e trasporti – parliamo di oltre 70mila persone – e lavorazione carni entro il 7 agosto. Tradotto, quasi 3mila test al giorno (basti pensare che ieri ne sono stati fatti 2mila in regione). Il bollettino dei contagi, intanto, fa tirare un sospiro di sollievo: tre nuovi casi a Bologna (5.095 totali dall’inizio della pandemia), a fronte dei 19 registrati il giorno prima, un solo sintomatico.