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Coronavirus, famiglia dell'Alto Adige denunciata per epidemia colposa

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Una famiglia altoatesina è stata denunciata per epidemia colposa in quanto continuavano a recarsi al lavoro malgrado fossero positivi al coronavirus.

Una famiglia altoatesina della Val Badia composta da padre, madre e figlio di 24 anni è stata denunciata dalle autorità per epidemia colposa in quanto continuavano a recarsi al lavoro e a incontrare amici e conoscenti malgrado fossero risultati positivi al coronavirus. Al momento sarebbero 40 le persone per cui è stato disposto l’isolamento dopo essere entrate in contatto con il nucleo famigliare incriminato. Nella provincia autonoma di Bolzano sono attualmente 101 i casi positivi di coronavirus, con un incremento dei casi nelle ultime 24 ore di un solo contagiato.

Coronavirus, denunciata famiglia altoatesina

Stando a quanto riportato dalla stampa locale, tutti i componenti del nucleo famigliare avrebbero continuato a recarsi al lavoro nello stesso giorno in cui l’Azienda sanitaria locale gli aveva imposto l’isolamento domiciliare dopo che erano risultati positivi al coronavirus. I due genitori si erano infatti recati presso la falegnameria e la struttura ricettiva dove sono impiegati entrambi, mentre il figlio 24enne è stato visto recarsi dopo il lavoro in vari locali pubblici della zona, tra cui a un aperitivo con amici il giorno stesso della disposizione dell’isolamento e a una festa di laurea tenutasi nel comune di Corvara in Badia.

A seguito della violazione della quarantena la famiglia è stata immediatamente denunciata dalle autorità per il reato di epidemia colposa, costringendo 40 persone che avevano avuto contatti con i tre componenti a finire in isolamento domiciliare. Secondo il Ministero dell’Interno peraltro, nella sola giornata del 18 luglio altre 37 persone sono state denunciate per violazioni delle norme anti coronavirus, tra cui due proprio per inosservanza dell’isolamento domiciliare.