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300 migranti sbarcati a Lampedusa, il sindaco: "Hotspot al collasso"

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Sono circa 300 i migranti sbarcati a Lampedusa in poche ore: il sindaco chiede al governo di proclamare lo stato di emergenza.

Non si placa l’ondata di sbarchi nel sud Italia e in particolare a Lampedusa, dove nella notte tra venerdì 31 luglio e sabato 1 agosto sono sbarcati complessivamente circa 300 migranti. Sull’isola si sono nello specifico registrati otto sbarchi autonomi direttamente sulla terraferma e il soccorso di un barchino nelle acque antistanti l’isola.

Migranti sbarcati a Lampedusa

Una situazione impossibile da gestire anche perché l’hotspot di contrada Imbriacola è al collasso e ospita attualmente 950 persone. Vale a dire oltre quattro volte la sua capienza massima. Per questo molto probabilmente si organizzerà il trasferimento dei 300 arrivati nella “Casa della fraternità” della Chiesa. Il sindaco Totò Martello ha annunciato che, essendo stracolmo, l’hotspot è stato chiuso e non accoglierà più i nuovi migranti che dovessero sbarcare. Questi ultimi dovranno rimanere sul molo Favaloro fino a quando la struttura non sarà svuotata.

Non capisco perché il Presidente del Consiglio non dichiari lo stato di emergenza considerato che in due settimane abbiamo avuto 250 sbarchi. Cinquemila persone in 28 giorni è numero superiore al 2011: in quel caso il governo dichiarò lo stato di emergenza“, ha aggiunto il primo cittadino, che si era trovato a dichiararlo personalmente la settimana precedente.

A fagli eco è stato il governatore della Sicilia Nello Musumeci, che ha sottolineato come l’isola stia nuovamente scoppiando. Di qui la domanda al governo centrale su quanto tempo si debba ancora attendere per la proclamazione dello stato di emergenza richiesto da oltre un mese dal Comune e dalla Regione. Intanto a Lampedusa si sta provvedendo a rimuovere i centinaia di barchini presenti all’interno del porto che potrebbero creare danni ingenti in caso di mareggiate. Mezzi pericolosi anche per l’inquinamento che possono provocare.