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Covid e riapertura della scuola: in cosa consiste il protocollo?

Protocollo scuola covid

Via libera al protocollo per la gestione dei contagi da Covid con la riapertura della scuola.

Via libera al protocollo definitivo per la gestione dei contagi da Covid a scuola. La Conferenza unificata convocata dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha approvato il documento, mentre sul tema dei trasporti la decisione è stata rimandata a lunedì 31 agosto. Il Comitato scientifico aveva ribadito che bisognava mantenere il distanziamento di un metro sul bus, oltre alle mascherine, ma le Regioni non sono d’accordo, perché la capacità verrebbe ridotta al 50-60%. Il Cts ora punta ad una modifica delle linee guida, che porterebbe i mezzi al 75% delle loro capacità, anche se i governatori puntavano all’80%.

Il protocollo per i casi di Covid a scuola

Per quanto riguarda gli eventuali contagi alla riapertura della scuola sono riusciti a definire le linee guida, che saranno uguali per tutte le Regioni. “La sicurezza sanitaria nelle scuole era una priorità assoluta per il paese. Con il lavoro congiunto, la massima e leale collaborazione tra il Governo, le Regioni e gli Enti locali, oggi abbiamo ottenuto un grande risultato” ha spiegato il ministro Boccia. “La scuola è la casa dei nostri figli, dei nostri nipoti e deve essere sicura. Quindi era assolutamente nostro impegno arrivare a un documento unitario” ha aggiunto. Il ministro Speranza ha sottolineato che riaprire le scuole in sicurezza è la priorità assoluta e per questo il documento è stato approvato all’unanimità.

Il protocollo approvato indica cosa bisogna fare in caso di positività all’interno della scuola. Si valuta l’isolamento di tutta la classe e dei docenti che hanno avuto contatti con il contagiato nelle 48 ore precedenti. Se si tratta di un caso non è necessario chiudere l’intera scuola, ma sarà il dipartimento di prevenzione della All a valutare la situazione a seconda della circolazione del virus nell’area in cui è situata la scuola. Se viene contagiato l’insegnante o un altro lavoratore verranno valutati i suoi contatti e si avvieranno le quarantene. Ogni scuola dovrà nominare un referente, in contatto con la Asl. Nei dipartimenti di prevenzione dovrà esserci un medico di riferimento per ogni istituto e ogni scuola dovrà tenere dei registri in cui vengono segnati gli spostamenti di docenti e supplenti ed eventuali attività svolte fuori dalla classe. La misurazione della febbre dovrà essere effettuata a casa.