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"Avete fatto bene, era uno scimpanzé": gli insulti a Willy Monteiro

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Insulti razzisti nei confronti di Willy Monteiro, l'ennesimo triste capitolo di questa tragica vicenda.

Nella triste e quanto mai drammatica storia dell’omicidio di Willy Monteiro si deve ora assistere anche a coloro che si schierano dalla parte dei delinquenti che, a calci e pugni, hanno tolto la vita al giovane ragazzo di Colleferro con origini capoverdiane. Nello specifico c’è un account Facebook, del quale menzioneremo solo le iniziale per rispetto della privacy, M.G., che ha attirato l’attenzione di molti indignati per le parole usate a commento della vicenda e gli insulti al 21enne ucciso. “Come godo che avete tolto di mezzo quello scimpanzé. Siete degli eroi”, dove naturalmente il complimento è rivolto ai quattro delinquenti che hanno commesso l’omicidio. La reazione del popolo del web è stata incontrollabile, con una vera e propria caccia all’uomo nei confronti di M.G.

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Insulti a Willy Monteiro: “Era uno scimpanzé”

Dalle foto rese pubbliche nel profilo del ragazzo si intuisce che sia un fan di Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni, e che già in più occasioni si sia lasciato andare a commenti dal forte stampo razziale. In un altro post scrive, forse sempre riferendosi alla vicenda di cui è diventato protagonista: Questa negraccia ha osato scrivere sul mio profilo. Non si azzardasse mai più a scrivere sul profilo del suo padrone. Capito scimpanzé?”. A corredo dell’orrenda frase la foto di una ragazza di colore.

La risposta di M.G.

La situazione in poche ore si è fortemente evoluta, arrivando a portare sul profilo di M.G. un nutrito numero di insulti e messaggi d’odio, questa volta rivolto a lui. In molti hanno iniziato a far circolare gli screen del suo profilo dove si poteva vedere l’indirizzo di casa. Poco dopo, è arrivato un altro commento da parte di M.G. che ha dichiarato di essere stato vittima di uno stupido gioco messo in atto da alcuni suoi amici. “Innanzitutto – scrive – denuncerò alcune persone che hanno divulgato le mie foto, le mie informazioni, il mio indirizzo su Facebook (per fortuna non abito più da 4 anni li). Quello che ha scritto il post non ero io ma dei miei amici che avevano in mano il mio telefono, io mai oserei pensare certe cose, non è giusto che mi prenda certe responsabilità per due stron*i”.

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