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Fratelli Bianchi: sequestro beni e revoca reddito cittadinanza

Fratelli Bianchi

Nuovi guai economici per la famiglia degli aggressori di Willy, a cui sono stati sequestrati i beni e revocato il reddito di cittadinanza.

I guai dei fratelli Bianchi, aggressori di Willy Monteiro Duarte, continuano anche dal punto di vista economico. Il tenore di vita ricco e lussuoso che i ragazzi mostravano sui social network ha incuriosito gli inquirenti fin dalle prime ore dopo l’omicidio. Vacanze di lusso, vestiti firmati, orologi d’oro e auto costose venivano mostrate quotidianamente sui loro profili social. Un tenore di vita che non rispecchiava la loro condizione economica.

Guai economici per i fratelli Bianchi

Sono stati avviati degli accertamenti fiscali e la Guardia di Finanza di Colleferro ha rivelato che il padre dei due fratelli percepiva il reddito di cittadinanza, elargito grazie ad una dichiarazione falsa all’Inps. La vicenda è stata segnalata all’istituto previdenziale, chiedendo la sospensione dell’assegno, ed è stata inviata in Procura la richiesta del sequestro dei conti correnti e dei beni per recuperare la cifra accumulata. “Vi assicuro che i due ragazzi non sanno nemmeno cosa sia il reddito di cittadinanza” ha dichiarato Massimiliano Pica, legale dei fratelli. Il padre Ruggero Bianchi dovrà restituire una somma di 27.000 euro.

Anche il padre di Mario Pincarelli, altro aggressore di Willy, riceveva il reddito di cittadinanza. Secondo le indagini, però, sembrerebbe che in questo caso l’uomo ne avesse realmente diritto. L’indagine sul reddito di cittadinanza è legata alla verifica della disponibilità economica dei due fratelli e al collegamento con le 10 denunce collezionate in soli due anni. Probabilmente i fratelli svolgevano la professione di esattori per i pusher locali ed erano soliti recuperare i crediti con botte e minacce. Anche perché il solo reddito di cittadinanza del padre non va a giustificare la vita che facevano.