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Napoli e Salerno, l'apertura delle scuole slitta al 28 settembre

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Slitta l'apertura delle scuole a Napoli e Salerno: le decisioni dei sindaci per ripartire in massima sicurezza.

Le richieste erano arrivate da più parti, ed ora c’è l’ufficialità: slitta di 4 giorni (28 settembre) l’apertura delle scuole a Salerno e a Napoli. A darne notizia per primo è stato il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, che su Facebook ha sottolineato la volontà dell’amministrazione di andare incontro alle diverse istanze avanzate dai dirigenti scolastici degli istituti cittadini. “Accogliendo le istanze avanzate dai dirigenti scolastici degli istituti cittadini – scrive il primo cittadino – ho ordinato il rinvio dell’inizio delle attività didattiche al prossimo lunedì 28 settembre. La decisione si è resa necessaria per consentire il completamento delle operazioni di rimozione dei seggi elettorali e la successiva igienizzazione e sanificazione degli ambienti”.

Salerno, slitta l’apertura delle scuole

Alla base della scelta dunque dei ritardi nelle operazioni di sanificazione necessarie dopo la tornata elettorale che, nell’attività di spoglio, sarebbe andata oltre i tempi previsti. “Abbiamo deciso – precisa il sindaco di Salerno – di rinviare di alcuni giorni l’inizio delle scuole venendo incontro alle giuste sollecitazioni che ci sono giunte dai dirigenti scolastici. Il protrarsi delle attività di spoglio e di smontaggio dei seggi elettorali, e il conseguente slittamento delle operazioni di sanificazione dei luoghi, rendono necessaria tale misura al fine di garantire la ripresa delle attività scolastiche in piena sicurezza per studenti, docenti e personale scolastico”.

Anche a Napoli scuole aperte dal 28 settembre

Situazione analoga anche a Napoli dove le scuole che sono state sede di seggio elettorale apriranno lunedì 28 settembre e non il 24. Il sindaco De Magistris ha firmato l’ordinanza che ha “il fine di garantire la disinfezione dei locali scolastici e il ripristino degli spazi didattici per consentire l’avvio in sicurezza dell’anno scolastico anche alla luce delle prescrizioni per il contenimento del rischio di contagio da COVID – 19”. “Da tempo – ha aggiunto il sindaco – avevo espresso perplessità rispetto alla decisione di far coincidere le elezioni con l’inizio dell’anno scolastico perché era prevedibile che la Asl potesse non farcela a sanificare tutto in 24 ore. Per la scuola è giunto il momento in cui o tutti comprendono che è necessario un alto senso di responsabilità collettivo e individuale o la scuola rischia di essere la Waterloo italiana dove il Paese non è in grado di reggere lo stress delle tensioni oggettive che – ha sottolineato – non si devono trasformare in strumentalizzazioni soggettive”. “Rischiamo – ha concluso De Magistris – di consegnare a un’ecatombe generazionale milioni di giovani del Paese. Le elezioni sono importanti ma in una democrazia la scuola vale di più di un’elezione regionale”.