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Vaticano, arrestata Cecilia Marogna: era la manager del cardinale Becciu

Cecilia marogna

La dama del cardinale, Cecilia Marogna, è stata arrestata: l'accusa è di peculato per distrazione di beni. 

Cecilia Marogna, meglio nota come la “dama del cardinale”, è stata arrestata dalla Guardia di Finanza. La donna, tramite una società fantasma, aveva ottenuto da Angelo Becciu dei maxi bonifici pari ad un totale di mezzo milione di euro per il finanzialmento di alcune presunte missioni umanitarie in Asia e Africa. Il denaro, in realtà, era stato utilizzato per acquistare accessori di marca, come borse e scarpe, nonché una lussuosa poltrona in pelle.

Chi è la dama del cardinale

Cecilia Marogna, fino a pochi giorni fa, aveva confermato la teoria secondo cui i soldi versati dalla Segreteria di Stato del Vaticano nella srl a suo nome sarebbero serviti per delle operazioni umanitarie riservate.

Trattandosi di operazioni riservate, nei bilanci non figurano compensi e fatture, inoltre il Vaticano non ha una fiscalità vera e propria. E io stessa non potevo certo emettere fatture“, aveva detto. La dama del cardinale aveva poi cercato di giustificare gli acquisti di accessori di marca: “Magari la borsetta era per la moglie di un amico nigeriano in grado di dialogare col Burkina Faso“.

La Logics, costituita a Lubiana il 19 dicembre 2018 con un capitale versato di 7.500 euro, tuttavia, si era rivelata una società fantasma, tanto che nella sede legale non era presente alcun ufficio, bensì soltanto una cassetta della posta comunitaria. Anche le affermazioni della donna non avevano affatto convinto gli inquirenti, che martedì 13 ottobre sono riusciti a farla arrestare.

Le accuse a Cecilia Marogna

La dama del cardinale è stata arrestata dalla Guardia di Finanza su ordine di cattura internazionale emesso dagli inquirenti vaticani. La trentanovenne originaria di Cagliari verrà estradata e messa a disposizione delle autorità giudiziarie. L’accusa è di peculato per distrazione di beni. 

Già nel 2010 Cecilia Marogna era stata denunciata per appropriazione indebita, mentre otto anni era stata accusata di furto. La fedina penale della donna non è dunque pulita. Tra le sue conoscenze, inoltre, c’è il faccendiere Flavio Carboni. Di tali precedenti, tuttavia, non era evidentemente al corrente il cardinale Angelo Becciu, il quale aveva espresso totale fiducia nei confronti della sua manager.