> > Arese, carabinieri aggrediti da ragazzi: "Ti taglio la gola"

Arese, carabinieri aggrediti da ragazzi: "Ti taglio la gola"

carabinieri aggrediti al centro commerciale di arese

Pomeriggio di violenza al centro commerciale di Arese, dove i carabinieri sono stati aggrediti da due ragazzi mentre sedavano una rissa.

Un pomeriggio di violenza al centro commerciale “Il centro” di Arese, nell’hinterland di Milano. La tensione è salita alle stelle quando due carabinieri della compagnia di Linate sono stati minacciati e aggrediti da due ragazzi, fratelli di 17 e 21 anni. I militari erano appena intervenuti dopo la segnalazione di una rissa, scoppiata per motivi legati ad alcuni cani, tra la la compagnia e delle persone.

Carabinieri aggrediti ad Arese

Quando i carabinieri sono intervenuti hanno cercato subito di identificare le persone coinvolte nella lite, come da prassi. Si sono, però, resi conto di essere in minoranza rispetto alla compagnia dei due fratelli, con cui è subito scattata la tensione. Non è ben chiaro cosa ha fatto degenerare la situazione, ma probabilmente è stato l’intervento di uno dei due militari in difesa dell’altro. La scena è stata ripresa e il video diffuso sulla pagina Facebook “App puntato“. Nelle immagini si sente uno degli amici dei due fratelli dire a uno dei carabinieri: “L’hai preso a calci in faccia“. Nel video si vede poi uno dei due fratelli scagliarsi più volte a torso nudo contro i carabinieri, minacciandoli e spintonandoli.

La tensione non si è placata per diversi minuti. I carabinieri sono riusciti a spostarsi verso l’auto di servizio, dove hanno chiamato i rinforzi. Intanto, i ragazzi hanno continuato ad aggredire i militari. Il fratello più grande ha scagliato un coltellino verso l’auto dei carabinieri, danneggiandola. I carabinieri per fermare i due fratello hanno anche dovuto usare lo spray al peperoncino. Sono state urlate diverse minacce, come “ti tagli la gola” e vari insulti, come “infami”. I carabinieri alla fine sono riusciti a riportare la calma e i due fratelli sono stati uno arrestato e l’altro denunciato. Entrambi devono rispondere di resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale.