> > Frattura a un braccio: emergenza Covid blocca l'intervento

Frattura a un braccio: emergenza Covid blocca l'intervento

emergenza covid blocca l'intervento

Si rompe l'omero e l'emergenza blocca l'intervento. La denuncia di Anna Biondi: "Nella mia situazione ci sono altre persone. Non c'è solo il Covid".

Dal 17 ottobre sta aspettando di essere chiamato per operarsi all’omero. L’intervento è stato annullato causa Covid. La storia di Anna Biondi, donna di Savona che ha riportato una brutta frattura durante una caduta.

Emergenza Covid blocca l’intervento

Il Covid sta mandando in tilt il sistema sanitario, il personale è allo stremo e il sistema è a forte rischio di collasso. Lo dice anche il professor Massimo Galli, che ha recentemente dichiarato: “A marzo Milano e il centro-sud appena lambiti dalla pandemia, adesso il problema è in tutto il Paese. La differenza è questa volta sappiamo che c’è, ma sapendo che la situazione è questa: possiamo permetterci di far finta di nulla? Io dico che non possiamo perdere neanche un minuto”. 

Una donna che si è fratturata la testa dell’omero durante una caduta, Anna Biondi, donna di Savona, è in stand by per essere operata perché l’ospedale è congestionato dall’emergenza Coronavirus. Anna Biondi ha raccontato alla Stampa: “Il dolore è stato lancinante. Mi hanno trasportata in ambulanza all’ospedale mi hanno fatto una radiografia, bloccato l’arto e rimandata a casa per l’assenza di un ortopedico in servizio. Sabato 17 sono tornata al pronto soccorso del San Paolo per una visita ortopedica. Purtroppo mi hanno informata che la frattura necessita di un intervento chirurgico e, dopo aver eseguito tutti gli esami pre-operatori, dovendo evitare il ricovero a causa del Covid, sono stata rimandata a casa in attesa dell’operazione che avrei dovuto fare nel giro di un paio di giorni”. Un paio di giorni che si sono trasformati in settimane di attesa per un intervento. 

 La Biondi ha proseguito con il suo racconto che di casi come il suo ce ne sono tanti: “A distanza di 13 giorni sono ancora in attesa di essere chiamata per l’intervento. Giovedì 22 mi sono rivolta all’ospedale Santa Corona dove, dopo avermi sottoposta al tampone, mi hanno rispedita a casa promettendomi d’intervenire entro un paio di giorni. Lunedì ho telefonato per avere notizie e mi è stato detto che, dovendo far fronte alle urgenze di tutta la provincia, verrò chiamata quando  ne avranno la possibilità. È terribile rendersi conto che la sanità, sia sempre più penalizzata a prescindere. Purtroppo il personale sanitario, sebbene eccellente, non ha i mezzi per poter far fronte alle varie emergenze. Nella mia situazione ci sono altre persone e ho scritto anche al Presidente del Consiglio e al ministro della Sanità. Non c’è solo il Covid“.